Moody's promuove le banche italiane

Alzato il rating di Monte Paschi e Banco Bpm. Migliorato l'outlook per Intesa e Unicredit

Moody's promuove le banche italiane
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Dopo il miglioramento dell'outlook dell'Italia da negativo a stabile, Moody's ha migliorato le valutazioni delle banche italiane che rappresentano uno dei fattori trainanti dell'evoluzione positiva della pagella italiana. In particolare, Banca Monte dei Paschi di Siena ha visto il proprio rating standalone migliorare di un gradino a «ba3» da «b1» e il long-term deposit rating a «Ba1» da «Ba2». La decisione, spiega una nota, riflette «i progressi compiuti» dall'istituto guidato dall'ad Luigi Lovaglio «nella ristrutturazione, la maggiore capacità di generare utili e la riduzione del profilo di rischio, in un contesto operativo più favorevole». Sono state 18 le istituzioni finanziarie complessivamente coinvolte. Tra queste Banco Bpm ha recuperato l'investment grade (Baseline Credit Assessment baa3 da ba2; lungo termine debito senior unsecured Baa2 da Ba1, +2 notch; depositi a lungo termine Baa1 da Baa2). Moody's ha riconosciuto significativi miglioramenti della qualità degli attivi e della redditività, insieme alla rafforzata posizione patrimoniale e al solido profilo di liquidità e funding. Moody's ha confermato il rating a lungo termine Baa3 (lo stesso dell'Italia) di Cdp e Invitalia e ha migliorato l'outlook da negativo a stabile. Per Intesa, Unicredit e Mediobanca rating confermati e outlook migliorato da negativo a stabile.

Le condizioni del credito in Italia, ha scritto Moody's nel suo comunicato, «sono migliorate significativamente negli ultimi anni, sostenendo la capacità di prestito delle banche all'economia reale: i crediti in sofferenza sono scesi al 2,4% dei prestiti lordi a giugno 2023, un livello sostanzialmente in linea con la media dell'Unione europea, dal 6,1% del giugno 2020».

La situazione «riflette principalmente le cessioni su larga scala di Npl e le cartolarizzazioni agevolate dalla garanzia pubblica Gacs». L'inflazione ancora elevata e le condizioni economiche più difficili, tuttavia, potrebbero comportare «un moderato aumento dei crediti deteriorati», ma la patrimonializzazione le aiuterà ad assorbire i venti contrari.

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