"Mps è la banca più generosa d'Europa"

Attesi 2,9 miliardi di dividendi in tre anni. Ma Unipol si sfila

"Mps è la banca più generosa d'Europa"
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Dopo tredici lunghi anni a bocca asciutta, il Monte dei Paschi quest'anno è tornato a premiare gli azionisti. E guardando al prossimo triennio, Mps si può addirittura fregiare della palma di banca europea più generosa con i propri soci. Gli analisti di Banca Imi hanno infatti calcolato che l'istituto guidato dall'ad Luigi Lovaglio (in foto) e presieduto da Nicola Maione distribuirà nel prossimo triennio quasi 2,9 miliardi di dividendi (pari al 45% dell'attuale capitalizzazione di mercato), livello più alto tra le banche continentali che hanno già diffuso i loro target.

Un primato difficilmente immaginabile fino a poco tempo fa per una banca alle prese per diversi anni con buchi miliardari di bilancio e altrettanto pesanti ricapitalizzazioni.

Il completamento del piano di risanamento è stato accompagnato da una corposa risalita del valore dell'istituto senese, più che raddoppiato nell'arco degli ultimi 12 mesi. Il nuovo piano strategico annunciato quest'anno da Lovaglio indica un payout in contanti del 75% dell'utile ante imposte rispetto al 50% di quest'anno. La generosità nel remunerare i soci in futuro dovrà fare i conti con la traiettoria di riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce in considerazione dell'elevata sensibilità di Rocca Salimbeni del margine di interesse di Rocca Salimbeni ai tassi. Gli esperti di Banca Imi indicano un effetto di 130 milioni ogni cento punti base di modifica dei tassi di riferimento.

Mps risulta, inoltre, un target appetibile in ottica di risiko bancario, considerando anche l'imminente cessione di un'ulteriore quota da parte del Tesoro. Banca Imi, che ha raccomandazione «buy» (acquistare) su Mps con prezzo obiettivo a 6,4 euro, ritiene «inevitabile» uno scenario di consolidamento per le banche italiane di medie dimensioni.

Il Tesoro, primo azionista del Monte con in pancia il 26,7% del capitale, dovrebbe mettere sul mercato una quota vicina al 10% del capitale e stando alle ultime indiscrezioni l'operazione potrebbe materializzarsi già il prossimo mese, una volta diffusi i

conti del terzo trimestre (8 novembre). A tal riguardo ieri Carlo Cimbri, presidente di Unipol, ha escluso che la compagnia bolognese comprerà quote di Rocca Salimbeni nell'ambito dell'atteso collocamento da parte del Mef.

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