Nel regno dell'Amarone scoppia la guerra del vino

Masi Agricola caccia i consiglieri indicati da Renzo Rosso: "Violato il divieto di concorrenza"

Nel regno dell'Amarone scoppia la guerra del vino
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Volano gli stracci in Masi Agricola. Ad animare la battaglia, che in molti hanno già ribattezzato «dell'Amarone», da una parte la famiglia Boscaini (Sandro, Bruno e Mario) che ha in mano il 73,5% dell'azienda della Valpolicella e, dall'altra, la Red Cricle Investments di Renzo Rosso, il fondatore di Diesel, che detiene una quota di minoranza del 10 per cento.

Ieri l'ultimo capitolo di una storia iniziata tempo prima: il cda dell'azienda ha chiesto un parere legale dal quale ha avuto conferma sulla violazione del divieto di concorrenza da parte dei due consiglieri di amministrazione espressi da Red Circle. Si tratta del wine manager Lorenzo Tersi e di Arianna Alessi, moglie di Rosso e ad della holding, entrata nel board di Masi questa primavera dopo le dimissioni del marito. Ai due consiglieri viene contestato il fatto che ricoprono incarichi in aziende concorrenti a Masi, visto che Red Circle ha creato un proprio polo del vino, Brave Wine.

Eppure gli inizi della collaborazione, nel 2021, non erano stati così male: i soci avevano collaborato per produrre un prosecco insieme. Poi i primi dissaporti, culminati con le dimissioni dal cda presentate a marzo da Mr Diesel che lamentava «una perdita di interesse» nella carica non essendo riuscito ad apportare un contributo professionale e innovativo ai processi gestori». Il tutto è precipitato dopo che Red Circle ha impugnato l'ultimo bilancio dell'azienda vitivinicola rivolgendosi al Tribunale di Venezia.

Ora, il cda di Masi ha convocato l'assemblea per il 21 luglio per revocare i consiglieri ed eventualmente integrare il consiglio o a ridurne il numero dei componenti. Dovranno inoltre nominare nuovi sindaci per sostituire il presidente del collegio sindacale, indicato da Red Circle, che si è dimesso ad aprile. L'Enpaia, l'ente di previdenza dei lavoratori agricoli, che in settimana si è rafforzata protandosi dal 6,2 al 7,5% potrebbe schierarsi dalla parte dei Boscaini.

In attesa di sviluppi il titolo, quotato su Euronext Growth Milan, riamane poco mosso (-0,85%) anche per lo scarso flottante (il 91% è in mano ai tre maggiori azionisti).

Dai Boscaini ci sarebbe stato «un comportamento illegittimo e abusivo», afferma un nota della holding di Rosso, «Dopo tre anni che Red Circle Investments è socia di Masi Agricola, dopo che Renzo Rosso da oltre trent'anni è attivo nel settore del vino con Diesel Farm» improvvisamente «i Boscaini si accorgono che vi sarebbe un rapporto di concorrenza

che impedirebbe agli amministratori designati da Red Circle Investments medesima, Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, di mantenere tale carica». Red Circle, pertanto, «reagirà in ogni sede anche quale azionista di minoranza».

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