Nelle nostre tasche 110 milioni di "carte"

Assegni verso l'estinzione: in 3 anni 50 miliardi in meno di valore

Nelle nostre tasche 110 milioni di "carte"

Quante tesserine di plastica ci sono nei portafogli degli italiani? Il calcolo lo ha fatto la Fabi, il principale sindacato bancario nazionale: tra carte di credito, carte di debito (come il Bancomat) e prepagate circolano quasi 110 milioni di carte, più di 2 rettangolini di circa 46 centimetri quadri per ogni italiano maggiorenne. Con una crescita esponenziale nel quinquennio 2015-2020.

Secondo la fotografia scattata dalla Fabi, per quanto riguarda le carte di credito, si è passati da 13,9 milioni di pezzi a 15,3 milioni, con un incremento di 1,4 milioni (+10,1%). In crescita di 8,1 milioni le carte di debito (come il Bancomat), passate da 51,2 milioni di unità a 59,4 milioni (+15,9%). La crescita più significativa è quella delle carte prepagate, salite di 6,4 milioni di pezzi (+25.3%) da 25,4 milioni a 31,9 milioni nell'arco dei cinque anni. In totale, tra il 2015 e il 2020, le carte di pagamento sono cresciute di circa 16,1 milioni di unità, passando da 90,6 a 106,6 milioni (+17,7%).

«In Italia - ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni - le carte di credito e gli altri sistemi digitali non sono ancora particolarmente diffusi. Sono in crescita e il Covid ha spinto l'aumento dei pagamenti digitali, riducendo quelli in contanti. Abbiamo, però, due problemi: da un lato demografico, perché la nostra popolazione è anziana e preferisce i contanti; dall'altro quello del gap digitale, particolarmente ampio nel Sud del Paese».

In parallelo - sempre dati Fabi - gli assegni sono in via di estinzione e oltre ai pagamenti Bancomat, aumentano anche i

bonifici (+15%): si è passati da 67,4 milioni di assegni «staccati» a 36,9 con 50 miliardi in meno di controvalore sceso da 131,3 miliardi dei primi sei mesi del 2018 a 81,1 miliardi (-38,2%) periodo gennaio-giugno 2021.

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