Nexi, c'è il nuovo patto. Fiducia all'ad Bertoluzzo

Continuità sulla governance, il titolo rimarrà quotato

Nexi, c'è il nuovo patto. Fiducia all'ad Bertoluzzo
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Nuovo patto parasociale tra gli azionisti di Nexi. Il nuovo accordo, siglato lunedì ed efficace a partire dal 1° gennaio di quest'anno, coinvolge oltre il 55% del capitale mettendo assieme i principali soci della maggiore paytech italiana. L'operazione è frutto, stando a quanto risulta al Giornale, della regia di Fabio Barchiesi, vice direttore generale della Cassa Depositi e Prestiti, che ha condotto in prima persona la trattativa con i fondi di private equity. I pattisti hanno già delineato alcuni punti chiave da portare avanti nel prossimo triennio, a partire dalla permanenza a Piazza Affari del titolo Nexi e l'indicazione di «realizzare - anche attraverso operazioni di M&A - una rapida crescita nel consolidato ecosistema europeo dei pagamenti».

Protagoniste del nuovo patto sono il gruppo Cdp che possiede il 14,46% della società attraverso Cdp Equity e Cdpe Investimenti, Evergood che detiene il 21,19%, Mercury al 9,86% del capitale e altri fondi con quote minoritarie (Ab Europe con il 2,14%, Neptune all'1,15%) ed Eagle al 6,47%. Non è presente invece Poste Italiane che per tutta la durata del patto parasociale, su richiesta delle due società che fanno capo a Cdp, «potrà a sua discrezione aderire al patto come se ne fosse parte, stipulando uno o più specifici atti di adesione con le altre controparti del patto parasociale», si legge nel testo del nuovo accordo tra gli azionisti. Poste era entrata nel patto nel 2021 in occasione della fusione con Sia, ma senza rappresentanti in cda.

I pattisti hanno concordato la prossima governance di Nexi e la conferma dell'attuale amministratore delegato, Paolo Bertoluzzo. In vista del rinnovo del consiglio di amministrazione, che avverrà ad aprile con l'assemblea degli azionisti, è prevista la presentazione di una lista comune dei pattisti che sarà composta da 11 candidati di cui 5 indicati da Cdp (4 indipendenti e uno da nominare presidente), 2 designati dai veicoli Mercury (fondi Bain e Advent) e Ab, 3 da H&F. Complessivamente il cda avrà 13 consiglieri, di cui 11 tratti dalla lista di maggioranza e 2 dalle altre liste. Il nuovo patto rappresenta un elemento di stabilità per il gruppo dei pagamenti digitali, che arriva da un anno difficile in Borsa nonostante la conferma della guidance e la solida generazione di cassa.

Il titolo Nexi viaggia vicino ai minimi storici toccati ad agosto e sul mercato più volte è tornata a galla la suggestione di una fusione con la francese Worldline, in forte difficoltà con ben tre tagli delle previsioni 2024 e che attualmente vale in Borsa 2,3 miliardi, circa un terzo di Nexi. Una fusione non semplice, ma che permetterebbe sinergie importanti e maggiore efficienza operativa.

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