Nhoa nelle spire del Dragone. Faro acceso dal golden power

Tcc Group lancia un'Opa sulla società quotata a Parigi. Lo scopo è cancellarla dal listino per avere il controllo totale

Nhoa nelle spire del Dragone. Faro acceso dal golden power
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Tcc Group Holdings lancia l'Opa su Nhoa per toglierla dalle quotazioni di Euronext Parigi. Il gruppo del cemento taiwanese, ma con una parte importante dei suoi affari in Cina, era già primo azionista con l'88,8% del capitale sociale, e ora è intenzionata a lanciare un'offerta pubblica d'acquisto al prezzo di 1,10 euro per azione e prendere possesso dell'intera società per poi averne il controllo totale. Il punto è che questa mossa rischia seriamente di violare il golden power con prescrizioni apposto dal governo italiano nel luglio del 2021, quando la società francese Engie cedette al a Tcc il 60,4% del capitale sociale.

Nhoa, che nasce da uno spin off del Politecnico di Milano e di Torino, è una società specializzata in stoccaggio di energia, reti di ricarica rapida per veicoli elettrici e in generale nelle tecnologie per la transizione energetica. Realizza interamente in Italia la ricerca e lo sviluppo e nel nostro Paese impiega 469 dei quasi 600 dipendenti del gruppo, oltre ad avere 90 milioni di investimenti tra infrastrutture, tecnologia e ricerca. Per questo è stata ritenuta di interesse strategico dall'allora governo guidato da Mario Draghi, che difatti ha dato l'ok alla cessione a patto che avvenga «la piena realizzazione dei programmi industriali di Engie», «la regolare prosecuzione delle attività strategiche per gli interessi pubblici nazionali» e di notificare «le operazioni mediante le quali si preveda le delocalizzazione delle attività strategiche». Tutti aspetti che ora rischiano di tornare in discussione. Qualche sospetto, del resto, era affiorato quando alla fine di maggio il consiglio d'amministrazione aveva rinnovato il mandato dell'amministratore delegato, Carlalberto Guglielminotti, per un solo anno invece di tre, come di solito avviene. Cosa che aveva fatto presagire un imminente stravolgimento della governance, che allontanerebbe il gruppo dalle persone chiave che hanno guidato il gruppo finora ottenendo ottimi risultati e mantenendo forte il legame con l'Italia. Ora, in conformità con le prescrizioni dell'Autorité des Marchés Financiers, il cda della società nominerà il prima possibile un Comitato ad hoc composto da amministratori indipendenti.

Il board nominerà, su raccomandazione del comitato, un esperto indipendente incaricato di redigere un parere di congruità sul prezzo. Intanto il titolo ieri è balzato dell'81,5% allineandosi all'Opa. Sarà da vedere, però, se il governo italiano rimarrà a guardare o deciderà di intervenire ancora.

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