Quello legato alla sessualità e agli aspetti ad essa collaterali è un mercato complesso dal valore miliardario. Un mercato che è toccato da frange ambigue, in chiaroscuro se non addirittura coinvolte nella galassia delle attività criminali, come dimostrato da diversi fenomeni legato alle piattaforme che distribuiscono video pornografici. Ma anche un mercato destinato ad avere un'espansione crescente a causa del sostanziale sdoganamento della sessualità nel discorso pubblico, specie nelle nuove generazioni.
Nel mercato legato, più o meno direttamente, al settore si stanno verificando casi già noti ad altri settori: aggregazioni, fusioni, alleanze industriali, quotazioni in borsa. Anche il mondo a luci rosse è interessato dal frizzante dinamismo dei mercati finanziari legato alla presenza di quote considerevoli di liquidità in circolazione e mira ad attrarne una fetta consistente. Specie dopo un anno in cui nei Paesi occidentali lockdown e confinamenti hanno incentivato un aumento nella domanda di oggetti sessuali, lingerie, materiale video o fotografico di carattere pornografico.
Se ne era accorto con puntualità il Financial Times nelle settimane in cui l'Europa andava in lockdown nella primavera 2020 e lo conferma in queste settimane un'operazione di fusione e consolidamento che produrrà nei prossimi mesi il campione mondiale dei sex toys. Un colosso europeo, nato dall'alleanza tra la tedesca Wow Tech e l’inglese Lovehoney che assieme fatturano 400 milioni di dollari e con un'operazione da 1,2 miliardi di dollari intendono creare un attore in grado di essere predominante in un mercato dilatatosi del 26% nel 2020, anno in cui ha raggiunto un valore di 33,6 miliardi di dollari, e che gli analisti prevedono in crescita dell'8% annuo in media dal 2022 al 2028.
Il nascente Lovehoney Group intende sfruttare il completo sdoganamento del settore legato alla nuova morale sessuale e alle conseguenze dei lockdown. Nell'era dell'individualismo e dell'atomizzazione sociale la nuova liberalizzazione sessuale è in primo luogo quella dell'autoerotismo, supplenza o complemento di un'attività sessuale resasi sempre più discontinua, soprattutto per le nuove generazioni. La diretta correlazione tra aumento delle misure restrittive e di distanziamento sociale e crescita della domanda di sex toys lo testimonia.
Del resto, gli interessi dietro i gruppi che hanno concluso l'affare del secolo del mercato a luci rosse non sono improvvisati: come scrive Affari Italiani, "Lovehoney è attualmente controllata da Telemos Capital, che continuerà a controllare il Lovehoney Group. La società di private equity con sede nel Regno Unito è finanziariamente sostenuta da uno dei discendenti dell'ormai defunto miliardario svizzero Klaus Jacobs, l'imprenditore che sta dietro Adecco Group, il gigante delle risorse umane e il produttore di cioccolato Barry Callebaut".
E secondo diversi analisti ci sarebbe una motivazione "erotica" anche dietro l'annuncio di una futura quotazione della piattaforma video Onlyfans. A sua volta tra le "vincitrici" della pandemia, essendo gli iscritti ai suoi canali cresciuti da 20 a 120 milioni a partire dai primi lockdown. Ora il numero si avvicina ai 130 milioni. In sede di Intial Public Offering (Ipo) Onlyfans potrebbe valere fino a un miliardo di dollari e la sua ascesa a Wall Street è stata chiesta da tempo dal “popolo” di Reddit, la piattaforma su cui si sono organizzati i trader che hanno lanciato a gennaio e febbraio la scalata a GameStop e su cui già tra novembre e dicembre si discuteva dell’argomento.
Dalle parti di OnlyFans sono estremamente attenti alle “attenzioni” riservate dai trader improvvisati (le “locuste”) che spingono soprattutto sul successo della piattaforma nel campo della pornografia, essendo i canali del sito utilizzati da molti iscritti per creare una rete di abbonati a immagini e video di natura hot. Anzi, Bloomberg ritiene che la motivazione principale per la quotazione possa essere proprio la volontà di un “decoupling” dal porno, che porti OnlyFans a seguire il percorso già intrapreso da Twitch, finito nella galassia Amazon, e Netflix, che ha sbancato Wall Street. Ma servirà una forte stretta sul fronte del controllo e del chiarimento delle zone grigie che tra pornografia e sfruttamento illegale della prostituzione ad opera di vere e proprie reti criminali sono spesso labili.
Anche la pornografia, dunque, è oggetto della logica del capitalismo dell'era della globalizzazione: capitali erratici e in cerca di rendimento si muovono vorticosamente cercando redditività facile e sicura a prescindere dalle ricadute culturali o morali degli investimenti. Più che "immorale" è un processo "amorale", finalizzato al profitto in sé e per sé.
Lo sfogo delle pulsioni sessuali, specie in tempi di isolamento sociale, può essere una leva fondamentale per il business di chi punta su questo settore: ma i regolatori dovranno in tutti i Paesi avanzati muoversi per evitare che dietro questi movimenti si organizzino rete criminali e situazioni di abuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.