L'annuncio è arrivato a poche ore dalle indiscrezioni che davano per sciolto il nodo del tetto agli aumenti delle tariffe e quindi di uno dei principali ostacoli alla vendita della concessionaria autostradale Aspi alla cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti.
Enrico Laghi sarà nominato amministratore e presidente di Edizione: il manager romano, classe 1968, prenderà quindi il posto di Gianni Mion alla «corte» dei Benetton dal 1986, salvo una interruzione tra il 2016 e il 2019.
Continuerà «a supportare la società favorendo il passaggio di consegne» e «fornendo il proprio apporto in relazione a specifiche attività della società di volta in volta concordate», si legge nel comunicato diramato da Edizione, che precisa i tempi della staffetta al vertice. Mion «cesserà dalle cariche di amministratore e presidente della società entro il corrente mese». La formalizzazione della carica di Laghi da parte dell'assemblea avverrà entro il 30 novembre.
Laghi avrà il mandato di «supportare il consiglio nella prosecuzione e consolidamento di un percorso di rinnovamento e rafforzamento della strategia sociale». Scelta, sempre secondo la comunicazione ufficiale di Edizione Srl, «di chiara matrice tecnica, a favore di un professionista con uno spiccato approccio istituzionale, che gode della piena fiducia di tutti i componenti della famiglia e del consiglio di amministrazione, anche funzionale alla futura individuazione di una figura manageriale che possa accompagnare la società in un cammino di lungo periodo».
Dove il concetto chiave è appunto l'approccio istituzionale. Laghi, che oggi ha 51 anni, nel 2017 fu scelto dal ministero dell'Economia e delle finanze come commissario straordinario di Alitalia. Prima, nel 2015, aveva ricoperto lo stesso ruolo per Ilva, insieme a Piero Gnudi e Corrado Carrubba. Prima ancora, commissario giudiziale per Seat Pagine Gialle. Una carriera caratterizzata da un rapporto forte con le istituzioni e doti da negoziatore.
La figura che i Benetton stavano cercando da quando la scorsa estate riportarono Mion alla presidenza, in attesa di individuare un nuovo vertice per chiudere la partita di Aspi e traghettare Edizioni nella fase successiva. La famiglia guidata da Luciano Benetton avrebbe già sondato la disponibilità dello stesso Laghi per affrontare e trovare una soluzione allo spinoso dossier di Aspi. Ieri è stata inoltre ufficializzata la notizia che il nuovo Piano economico finanziario di Aspi (controllata da Atlantia all'88%, che a sua volta fa capo a Edizione, con una quota del 30,25%) è stato inviato al governo accettando tutti gli atti chiesti dall'esecutivo.
In particolare il nodo delle tariffe, con un aumento annuale inferiore all'1,75%, secondo quanto riportato ieri dal Messaggero.
Il documento dovrà ora essere valutato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Ma i tempi sono strettissimi. La scadenza del 30 novembre per l'offerta finale di Cdp è ormai vicinissima e non è escluso che i tempi del dossier Autostrade si allunghino ancora.
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