Attenti all'assegno: mini tagli sulle pensioni

Molti pensionati riceveranno un cedolino più “leggero” a causa del recupero delle quote indebitamente ricevute della quattordicesima per gli anni 2018 e 2019

Attenti all'assegno: mini tagli sulle pensioni

Le pensioni risultano essere spesso una nota dolente per gli italiani, così come accadrà a stretto giro: infatti, a luglio, alcuni pensionati riceveranno un assegno d’importo più basso del solito. Come riporta il comunicato Inps del 22 giugno 2021, molti dovranno fare i conti un taglio dell’assegno a causa del recupero delle quote indebitamente ricevute della quattordicesima per gli anni 2018 e 2019, così come dell’importo aggiuntivo, ex legge 388/2000.“Le somme risultate indebite a titolo di quattordicesima – si legge nel comunicato – saranno recuperate in 24 rate, mentre le somme risultate indebite a titolo di importo aggiuntivo ex legge 388/2000 saranno recuperate in 12 rate”.

Si tratterà quindi in definitiva di piccoli tagli, e per di più dilazionati nel corso del tempo per non andare a pesare eccessivamente sulle tasche dei pensionati interessati. In ogni caso, coloro che saranno o sono già stati coinvolti da questi tagli, dovrebbero essere avvisati dall'Inps tramite apposita comunicazione inviata a mezzo posta raccomandata o attraverso la consultazione della propria area personale sul sito dell'istituto previdenziale. Qui saranno spiegate anche le modalità di recupero e l'ammontare del debito.

Ma non solo, sempre con il cedolino di luglio, oltre all’Irpef, verranno trattenute le addizionali regionali e le addizionali comunali riguardanti il 2020. Da non dimenticare, poi, la trattenuta per l’addizionale comunale in acconto per il 2021, avviata a marzo 2021 e che si concluderà a novembre del 2021. Entrando nei dettagli, per i pensionati che percepiscono un assegno fino a 18mila euro l’anno con un ricalcolo Irpef che determina un conguaglio negativo superiore a 100 euro, il prelievo a rate verrà esteso fino a novembre.

Per redditi annui di importo superiore a 18mila euro, o inferiore a 18mila euro con un debito entro i 100 euro, invece, si legge sempre nella nota, “il debito d’imposta è stato applicato sulle prestazioni in pagamento alla data del primo marzo, con azzeramento delle cedole

laddove le imposte corrispondenti siano risultate pari o superiori alle relative capienze”. In definitiva, l'assegno pensionistico di luglio, per tutti questi aspetti, si ritrova ad essere decurtato.

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