Il piano di salvataggio della Grecia: aumentano le tasse

Il disegno di legge al voto contiene una serie di aumenti per le tasse, dal diesel agricolo alla scuola privata all’eliminazione dell’Iva ridotta per le isole

Il piano di salvataggio della Grecia: aumentano le tasse

Tasse e aumenti fiscali. Per i greci arriva la stangata. Il disegno di legge al voto da questa sera al Parlamento greco contiene anche una serie di aumenti delle tasse, in parte da subito e in parte da ottobre e dal 2016. Una volta approvate le misure, da subito aumenterà la tassa sul diesel per uso agricolo che passa da 66 euro a 200 euro per ogni mille litri dal primo ottobre, e a 330 euro dal primo ottobre 2016. L’acconto Irpef dovuto sempre dagli agricoltori salirà dal 27,5% al 55% con un aliquota in ascesa dal 13% al 20% nel 2016 e al 26% dal 2017. L’acconto Irpef per i lavoratori autonomi salirà gradualmente dal 55% al 75% sui redditi 2015, e al 100% nel 2016 mentre verrà abolita l’agevolazione fiscale del 2% su singoli pagamenti in modo retroattivo dal primo gennaio di quest’anno.

La scuola privata, in precedenza esentasse, sarà tassata al 23% comprese le scuole di tutoring (frontistira), molto frequentate, ma esclusa la preparatoria (preschool). Le aliquote Iva ridotte finora applicate nelle isole saranno eliminate completamente per fine 2016 con un’attuazione progressiva su tre gruppi di isole dal primo ottobre di quest’anno al primo gennaio 2017.

L’interesse sul debito arretrato verso lo Stato (pagabile in 100 rate) aumenterà dal 3% al 5% sulle somme sopra i 5mila euro mentre restano esenti quelle inferiori. La tassa sul tonnellaggio per l’industria marittima aumenterà del 4% annuo tra il 2016 e il 2020 e il contributo speciale da parte delle compagnie cargo estere è stato confermato fino al 2019.

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