Nel 2023, Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha guadagnato 23,47 milioni di euro lordi, un aumento del 57% rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dall'analisi «Pay Watch» del Sole 24 Ore. Si tratta del manager più pagato tra le società quotate di Borsa Italiana. Nel caso specifico, però, se si somma il compenso di 4,8 milioni del presidente John Elkann (nono in classifica con 11,74 milioni aggiungendo le retribuzioni di Ferrari ed Exor), si nota come Stellantis abbia corrisposto circa 28,3 milioni alle due figure apicali nonostante le difficoltà della società, con vendite stagnanti e il settore dell'elettrico che fatica a decollare. Forse l'elemento più singolare è rappresentato dai due bonus da 5 milioni incassati da Tavares rispettivamente per l'avvio della produzione di motori elettrici e per la realizzazione di trasmissioni per gli e-vehicles, quelli che la gente comune non compra.
Il secondo in classifica è Massimo Della Porta, presidente di Saes Getters (delistata a luglio), che ha ricevuto 21,14 milioni di euro. Gran parte di questa cifra deriva da un compenso variabile di oltre 20 milioni, ottenuto principalmente grazie a un asset plan maturato nel 2023. Sul podio troviamo anche la coppia Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, ciascuno dei quali ha guadagnato 19,3 milioni. I loro compensi sono principalmente fissi e tra i più alti in assoluto per una società italiana quotata, con un piccolo aumento rispetto al 2022. Il loro successo non si limita ai compensi, ma si estende ai dividendi ricavati dall'azienda di famiglia, che continua a prosperare.
Anche Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha registrato un anno molto redditizio, con un totale di 18,47 milioni, di cui quasi 12 milioni sono arrivati sotto forma di bonus. Giovanni Tamburi, presidente e ad di Tamburi Investment Partners (Tip), ha invece guadagnato 15,3 milioni, e con lui troviamo altri due esponenti della sua società, Alessandra Gritti (moglie di Tamburi e vicepresidente ad di Tip) con 9,2 milioni e il dg Claudio Berretti con 9,75 milioni.
Nel settore pubblico, Claudio Descalzi, ad di Eni, si distingue con 10,3 milioni, mentre tra i banchieri Andrea Orcel di Unicredit ha percepito 9,75 milioni. Seguono Giuseppe Castagna (ad di Banco Bpm) e Carlo Messina (Ceo di Intesa Sanpaolo) con compensi prossimi ai 6 milioni. Da notare, infine, come in alcuni casi il manager-proprietario, pur percependo un salario di rilievo, tenda a limitarsi. È il caso di Mr Tod's Diego Della Valle 41simo con 3,67 milioni, di Urbano Cairo 48simo con 3,17 milioni (di cui 600mila euro da Cairo Communication e il resto da Rcs) e dell'ad di MfE, Pier Silvio Berlusconi, 77simo con 2,17milioni.
La classifica del Sole rappresenta uno spunto di discussione su due tematiche. Il primo riguarda la gender equality: solo Miuccia Prada e Alessandra Gritti spiccano in un panorama di supercompensi dominato da amministratori delegati uomini.
Il secondo attiene all'entità delle remunerazioni che, sebbene in lieve calo rispetto al 2022, non sempre riflettono le difficoltà che le aziende si trovano ad affrontare, premiando generosamente i vertici aziendali anche in situazioni tutt'altro che rosee.
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