Pil a picco e scostamento di almeno 50 miliardi: in arrivo un Def da incubo

I numeri sono in linea con ''uno choc senza precedenti''. Il Def dovrebbe approdare in Cdm domani sera. Congelati rialzi Iva e accise

Pil a picco e scostamento di almeno 50 miliardi: in arrivo un Def da incubo

La pandemia di Covid-19 ha provocato un disastro economico globale senza precedenti. Nel caso dell'Italia, le cifre che il governo si appresta a inserire nel Def sono descritte come ''vertiginose''.

Due sono i contraccolpi negativi. Il primo riguarda il crollo del pil tendenziale nel 2020 di circa l'8%, con un rimbalzo stimato al 5-6% nel 2021; questo, tra l'altro, potrebbe portare il deficit a sfiorare il 10%, con un rientro graduale l'anno prossimo. Il secondo aspetto coinvolge il debito, visto che gli analisti si aspettano una sua impennata fino a quota 155-160%.

Dato lo scenario, il nuovo quadro dei conti ''in versione light'', con un orizzonte temporale limitato al biennio, dovrà tener conto tanto dell'impatto del lockdown, quanto delle misure restrittive imposte dall'esecutivo per limitare la diffusione del coronavirus.

Lo stesso quadro dovrebbe prevedere l'ipotesi della disattivazione delle cosiddette clausola di salvaguardia con gli aumenti Iva e delle accise introdotte a garanzia dei saldi di finanza pubblica, rinviando alla legge di bilancio per le misure compensative, come fatto in passato. Verrebbe rimossa, quindim una spada di Damocle di oltre 20 miliardi di rialzi Iva e accise pronti a scattare nel 2021, visto il mutato scenario economico per l'emergenza coronavirus e la relativa sospensione del Patto di Stabilità.

''Uno choc senza precedenti''

D'altronde l'Ufficio parlamentare di bilancio è stato chiarissimo quando ha indicato che i numeri sono in linea con ''uno choc senza precedenti''. Nel primo semestre dell'anno è previsto un crollo del pil di ben 15 punti percentuali ''mai registrato nella storia della Repubblica''. Nell'ipotesi di un regresso dell'epidemia "l'attività tornerebbe ad espandersi nel trimestre estivo", ma serve "massima cautela" vista l'incertezza "estremamente elevata" nella valutazione, scrive l'authority.

Il Documento di economia e finanza dovrebbe approdare in Cdm domani sera, accompagnato dalla relazione con cui il governo chiederà al Parlamento un nuovo scostamento del deficit di almeno 50 miliardi necessari per finanziare il decreto di Aprile.

Attenzione però, perché non è da escludere un possibile slittamento a venerdì, dato che molto dipende dal negoziato con l'Europa. Ricordiamo che giovedì il Consiglio europeo sarà chiamato a pronunciarsi sugli strumenti economici comunitari proposti dall'Eurogruppo, un pacchetto di aiuti che per l'Italia potrebbe valere fino a circa 90 miliardi, compreso il Mes.

L'obiettivo è di arrivare al voto unico del

Parlamento sullo scostamento e sul Def il 29 aprile, giorno in cui è già fissato l'esame del Senato e su cui si dovrebbe allineare la Camera, per consentire così di varare entro i primi di maggio il decreto aprile.

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