Si infittisce il giallo e il crac della Banca Popolare di Bari, che ha messo a dura prova anche il governo stesso, chiamato al salvataggio dell'istituto, sulle cui tempistiche non si hanno ancora certezze. Già, perché Marco Jacobini, giovedì 12 e venerdì 13 dicembre avrebbe tolto dai conti della Pop Bari – attraverso sei bonifici – una somma pari a 5,5 milioni di euro dai conti. Lo stesso avrebbe fatto il figlio Gianluca Jacobini, che in data 12/12/2019 – quello stesso giorno in cui il consiglio di amministrazione dell’istituto aveva deciso di avviare nei suoi confronti l’azione di responsabilità, di cui sono destinatari anche l’ex amministratore delegato Giorgio Papa e l’ex responsabile della sezione "Crediti" Nicola Loperfido) ha trasferito tramite assegni circolari una somma complessiva pari a 180mila euro dal suo conto della Popolare di Bari a uno co-intestato a sé e alla moglie presso Banca Sella.
Insomma, l'ex condirettore generale e figlio dell'ex presidente il 12 dicembre ha trasferito 180mila euro dal suo conto alla Pop Bari a uno cointestato di Banca Sella: il padre ha "dirottato" quasi contemporaneamente 5,5 milioni di euro.
La Repubblica, infatti, scrive che "Il trasferimento di somme disposto da Gianluca Jacobini, nei confronti del quale quello stesso giorno il cda aveva deciso di procedere con l'azione di responsabilità, è stato quasi contemporaneo a quello, dello stesso importo, disposto tramite bonifico dal padre, Marco Jacobini. L'ex presidente, poi, il giorno successivo ne ha fatti altri cinque di bonifici, tutti a favore di familiari e società, per circa 5 milioni 500 mila euro".
Le operazioni sono state segnalate dallo stesso istituto di credito, attualmente guidato dai commissari Enrico Ajello e Antonio Blandini, secondo la prassi che prevede di segnalare tutti quei casi in cui si registrano transazioni che possono far sorgere sospetti di riciclaggio oppure di autoriciclaggio. Tutte segnalazioni sulle quali stanno lavorando serratamente gli esperti della Banca d'Italia, le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza e la Procura di Bari.
Ignazio Visco, governatore di Bankitalia ha dichiarato che il commissariamento della Popolare di Bari è stato disposto "quando le perdite hanno ridotto i livelli di capitale al di sotto dei minimi stabiliti dalle regole prudenziali”. La discesa del capitale al di sotto dei minimi non si era registrata negli anni precedenti". E aggiunto: "La Banca d'Itala ha rilevato anche l'insufficiente azione degli organi aziendali in relazione alle criticità del contesto.
Il loro scioglimento e la nomina dei commissari pongono le premesse per ripristinare condizioni di ordinata gestione aziendale, alla luce della disponibilità d'intervento manifestata dal Fondo interbancario e dal Mediocredito Centrale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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