Poste si prepara a dare il via al maxi-piano immobiliare

Il gruppo metterà a nuovo 250 palazzi da prenotare con un'app. E 7mila piccoli uffici cambieranno volto

Poste si prepara a dare il via al maxi-piano immobiliare
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In un mondo che cerca alternative agli uffici tradizionali, Poste si prepara a diventare un attore di rilievo sulla scena italiana nel mondo degli spazi di coworking. Nell'ambito del progetto Polis, infatti, la società guidata dall'ad Matteo Del Fante si prepara a riportare in vita 250 edifici inutilizzati parte del suo immenso patrimonio da quasi 15mila immobili. Sono partiti 70 cantieri per rendere i primi palazzi disponibili per la prenotazione di aziende o privati: quest'ultimi si potranno riservare un piano intero dell'edificio, oppure anche una stanza attraverso un'applicazione che sarà disponibile nel corso del 2024. Il tutto anche per un giorno, una settimana o un mese. Ben più flessibile rispetto a una locazione tradizionale. Gli edifici avranno il necessario per il lavoro, connessione internet compresa, e la tariffa sarà comprensiva di tutto. «Questi spazi», ha spiegato il condirettore generale di Poste, Giuseppe Lasco, «non saranno solo nelle grandi città dove i player del settore sono già presenti, ma soprattutto nelle realtà medio-piccole».

Quest'ultima è un'iniziativa che rientra nel Progetto Polis, un maxi piano che metterà sul piatto il restauro di quasi 7mila uffici postali di paesi sotto i 15mila abitanti entro il 2026. L'investimento complessivo è di 1,2 miliardi: di cui 800 milioni provenienti dai fondi del Pnrr e 400 messi da Poste. Gli uffici più piccoli, compresi quelli di alta montagna, saranno quindi ristrutturati e dotati della tecnologia smart building per efficientare i consumi. Prevista inoltre l'installazione di un migliaio di pannelli fotovoltaici. La novità più significativa, però, è la nascita del cosiddetto Sportello Unico, con l'obiettivo di dotare gli uffici dei servizi della Pubblica amministrazione. «Stiamo già erogando i servizi dell'Inps, certificati anagrafici e giudiziari», ha specificato Lasco. «A partire da dicembre anche l'ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell'Agenzia delle Entrate».

Il compimento del progetto Polis sarà funzionale all'obiettivo più generale del gruppo di abbattere del 30% le emissioni di CO2 a fine 2025, azzerando quelle nette al 2030. Sono quindi in atto diversi interventi sul parco immobiliare, affiancati dell'autoproduzione di energia rinnovabile.

Il gruppo installerà 1400 impianti fotovoltaici entro il 2026, che copriranno il 15% del suo fabbisogno. Va in questo senso la recente inaugurazione, a Palermo, del primo grande impianto a pannelli solari del Centro sud, il 171esimo del gruppo, capace di alimentare fino a 250 abitazioni.

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