
Il risiko bancario contagia il lusso. Prada sta lavorando con i suoi consulenti per valutare Versace e capire se valga la pena presentare un'offerta per il marchio che Capri Holdings vorrebe cedere. Il gruppo milanese, secondo l'agenzia di stampa Bloomberg, ha avviato un esame completo della maison della Medusa dopo aver avuto accesso agli ultimi dati finanziari e sulle vendite del marchio.
Da Prada nessun commento e non è detto che l'esame in corso si traduca in un'offerta formale, ma è comunque un segnale che qualcosa si muove dopo l'indiscrezione, trapelata a dicembre, che Capri Holdings avrebbe intenzione di alleggerirsi di Versace e Jimmy Choo e che Miuccia Prada con il marito Patrizio Bertelli (in foto) ha messo gli occhi sul gruppo guidato da Andrea Guerra. La decisione di affidare la valutazione della maison creata da Gianni Versace è stata presa dopo aver ottenuto l'accesso agli ultimi dati finanziari e di vendita della società che per il terzo trimestre dell'anno fiscale in corso ha registrato un fatturato in calo del 15% rispetto all'anno precedente.
Capri Holdings aveva acquistato Versace nel 2019 dalla famiglia e dal fondo Blackstone, pagando 1,83 miliardi di euro. Intanto, altri rumors in passerella indicano che Donatella Versace potrebbe lasciare la guida della direzione creativa e al suo posto arriverebbe Dario Vitale, ex Miu Miu.
Un'eventuale acquisizione da parte di Prada riporterebbe comunque lo storico marchio italiano nelle mani di un'impresa nazionale, dopo che altri grandi nomi del settore sono stati acquisiti da operatori globali. Il conglomerato francese Lvmh, ad esempio, possiede una serie di marchi italiani, tra cui Fendi e Loro Piana. Proprio il magnate francese Bernard Arnault sta sfruttando il suo legame decennale con Trump (era presente anche alla cerimonia di insediamento) per salvare il suo impero commerciale dai dazi.
Lvmh conta sulla forte domanda Usa per alimentare la sua crescita nei prossimi anni dopo che le vendite in Cina, il suo secondo mercato più grande, sono crollate di circa il 20% l'anno scorso.
Questo inciampo ha contribuito a far cadere Arnault dal podio di persona più ricca del mondo, che ha ceduto a un altro miliardario vicino a Trump, ovvero Elon Musk. Ecco perché, scrive il Wall Street Journal, monsieur Arnault ha mobilitato i lobbisti a Washington per sostenere che l'industria del lusso europea non è la fonte di alcuna controversia commerciale.
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