Imprese tartassate. Le tasse strozzano gli artigiani e non solo. Pressione fiscale da record sulle piccole e medie imprese artigiane. Nel 2014 schizza al 63,1% (nel 2011 era del 59,1%). È "un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi", lancia l’allarme il Centro Studi Cna che ha diffuso i risultati del primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d’Italia".
A Roma va la maglia nera: nel 2011 registrava una pressione del 65,7% mentre nel 2014 segna il 74,4%. Un balzo dell'8,7%. A ruota, di pochissimo, a pari merito, ben due città: Bologna con il 74,2% (nel 2011 era il 64,6%) e Reggio Calabria, sempre con il 74,2% (nel 2011 era il 62,4%). Il ruolo di damigella d'onore va a Firenze con il 74,1% (nel 2011 era il 63,9%). Lo studio è stato condotto su una impresa tipo con un fatturato di 431 mila euro. Tra le città con la pressione fiscale più bassa sulle pmi, Cuneo è all’ultimo posto con il 56,2%, preceduta da Carbonia con il 56,5% e da Sondrio con il 56,9%.
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