Pronta l'offensiva del Fisco: "Via ai controlli tempestivi"

Il Fisco inizia a declinare

Pronta l'offensiva del Fisco: "Via ai controlli tempestivi"

La manovra tassarola è ormai alle porte. Nonostante le continue retromarce dell'esecutivo sui nuovi balzelli, la relazione che accompagna il testo in Aula è abbastanza chiara: arriverà una botta botta di tasse di 5,5 miliardi in più. Ma questa non è l'unica nota dolente della manovra. Il pilastro centrale sarà la lotta all'evasione. Legittima ma forse sbagliata nei modi. Infatti per perseguire l'obiettivo della lotta al nero, il governo si prepara ad inasprire i controlli sui contribuenti. Un pressing fiscale che potrebbe di fatto andare a toccare anche il diritto alla privacy di ogni singolo contribuente. Il garante delle Privacy ha già sottolineato più volte che il Fisco sta incamerando una serie di dati "abnorme" rispetto alle reali necessità delle autorità fiscali. Infatti lo stesso garante ha rilevato l'intrusione del Fisco in dati extratributari che mettono a repentaglio la riservatezza del contribuente. Ma di fatto il nuovo corso imposto dai giallorossi porterà ad uso ancora più sistematico di strumenti come il risparmiometro, l'evasometro o magari il redditometro. Tutte armi fiscali che monitorano le spese o i movimenti sul conto di ogni singolo cittadino.

L'inasprimento dei controlli però trova il favore delle Entrate. Il direttore generale, Antonio Maggiore, in audizione in Commissione Finanze della Camera, spiega in modo chiaro in che modo verrà declinata proprio questa lotta all'evasione usando tutti gli algoritmi di icrocio dati a disposizione: "Nel decreto fiscale si introducono modelli tecnologici innovativi e la digitalizzazione dei pagamenti, che intervengono con modalità mirate su fenomeni di evasione di massa, difficilmente contrastabili con i mezzi tradizionali". Poi lo stesso Maggiore ha fatto un passo in avanti annunciando tra le righe come cambierà (soprattutto nelle tempistiche) il rapporto tra il Fisco e il singolo contribuente sottoposto ad accertamento: "La valorizzazione delle basi dati disponibili e l’ampliamento della capacità di analisi avanzata dei dati stessi, anche grazie ai nuovi strumenti tecnologici a disposizione (big data, machine learning, intelligenza artificiale) - ha osservato Maggiore - rendono possibile un’osservazione più tempestiva e mirata del comportamento dei contribuenti, permettendo di intervenire con modalità e tempistiche più ridotte sia sul fronte della prevenzione sia, in un’ottica di compliance, per intercettare in anticipo possibili anomalie e segnalare ai contribuenti errori/omissioni da correggere". Insomma la "guerra agli evasori" sta per cominciare. Le Entrate useranno tutti gli strumenti e soprattutto tutti i dati a disposizione.

Bisogna capire in che modo questa operazione anti-nero possa entrare in conflitto con la tutela della privacy. A riguardo, come detto, il garante è stato fin troppo chiaro. Ma a quanto pare il pressing fiscale sui contribuenti è destinato a crescere...

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