Gli automobilisti italiani potranno beneficiare ancora degli sconti sul costo dei carburanti ai distributori. Proprio stamani, infatti, il ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco e il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani hanno apposto le proprie firme al decreto interministeriale che sancisce il prolungamento delle misure di contenimento del prezzo dei carburanti fino alla prossima domenica 21 agosto. Ciò significa, in concreto, che fino ad allora resterà valido il taglio di 30 centesimi al litro tuttora applicato al costo finale di benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.
L'accordo siglato da Daniele Franco e Roberto Cingolani estende di 19 giorni il termine degli sconti ai distributori, già programmato per il prossimo 2 agosto: una soluzione che non ha soddisfatto le associazioni dei consumatori, le quali si attendevano un intervento più deciso e concreto.
"Troppo poco. Partorito un topolino", lamenta infatti in un comunicato ufficiale il presidente dell'Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona, commentando la notizia della proroga firmata dai ministri stamani. "L'estensione dal 2 agosto al 21 agosto, meno di 20 giorni, è del tutto inadeguata e non tiene in alcun conto della possibile crisi di Governo", aggiunge Dona, che si sarebbe aspettato una risoluzione più coraggiosa. "Per questa ragione questa mattina chiedevamo, in tempi non sospetti, la proroga addirittura fino alla fine dell'anno, così da garantire il taglio fino all'insediamento del prossimo esecutivo anche nella peggiore delle ipotesi", precisa ancora il presidente dell'Unione nazionale consumatori. "Ma tra la fine dell'anno e la proroga fino al 21 agosto", spiega in conclusione Dona,"andava almeno trovata una via di mezzo".
"È del tutto insufficiente la proroga del taglio delle accise sulla benzina fino al 21 agosto decisa oggi dai Ministeri dell'Economia e della Transizione Ecologica", commenta anche il Codacons, "un provvedimento che non risolve l'emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema".
"Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise appare assolutamente inadeguato", precisa il presidente dell'associazione Carlo Rienzi, "e a dimostrarlo sono i numeri". Nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, puntualizza Rienzi, "oggi un litro di benzina costa il 20,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 28,3% su base annua, con la spesa per il pieno che sale di oltre 21 euro".
Prendendo come riferimento un'auto di media cilindrata, calcola il Codacons, "una famiglia spende oggi 515 euro in più all'anno per i rifornimenti di carburante, senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio, ovviamente".
Sarebbe quindi necessario, conclude Rienzi,"bloccare subito i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, riportandoli a livelli accettabili in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.