Quei sei miliardi Inps "negati" alle famiglie

Un miliardo l'anno per sei anni: è questo il conto delle risorse che mancano all'appello per gli assegni familiari erogati dall'Inps

Quei sei miliardi Inps "negati" alle famiglie

Sei miliardi di assegni familiari non sono finiti nelle tasche di chi ne ha bisogno. È questo il quadro che emerge da una inchiesta de Le Iene che di fatto mette il luce un ammanco nelle erogazioni di questi sussidi da parte dell'Inps. Ammanco questo che si protrae da circa sei anni. Un miliardo l'anno non è stato versato a bilancio per le famiglie ma spostato su altre voci di spesa dlel'istituto: il totale fa sei miliardi in sei anni. L'ex presidente dell'Inps, Tito Boeri di fatto, incalzato da Le Iene non ha voluto rispondere alle domande. Boeri infatti si è trincerato dietro un "non sono più io il presidente dell'Istituto". Poi sentito da ilGiornale.it ha precisato: "Questa degli assegni ai nuclei familiari è una gestione sempre in attivo: è così dal 1978 e cioè da quando per legge la concessione degli assegni è stata vincolata al livello di reddito familiare. Questo ha ridotto le erogazioni, ma non i contributi”. Inoltre, ha aggiunto Boeri, “il surplus, di circa un miliardo l’anno, è aumentato per il calo demografico. Ma poi non è riallocato arbitrariamente dall’Inps: finisce nel suo bilancio e, in base alle leggi, a seconda dei governi in carica, va ad alimentare gestioni in passivo o altre prestazioni sociali molte delle quali indirizzate alle famiglie”.

Ma sul caso sollevato dalla trasmissione di Italia Uno è intervenuto anche Mario Sberna, presidente dell'Associazione famiglie numerose: "Questo miliardo l’anno di ammanco per una famiglia con cinque figli si traduce con un assegno familiare più leggero di 1.200 euro in una anno, per una con tre figli la perdita annua è invece di 600 euro. Se consideriamo i sei anni dal 2012 al 2017, una famiglia numerosa si è vista scippare in media circa 7.000 euro", ha spiegato a La Verità.

Sberna, qualche anno fa, aveva rivolto una interrogazione su questo tema all'allora ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "L’unico risultato che ha avuto la mia interrogazione a Poletti è stato che dal 2017 il bilancio dell’Inps è diventato meno trasparente i dati sono

presentati in maniera aggregata e sono meno comprensibili". Adesso del caso dovrà occuparsene il nuovo presidente Inps, Pasquale Tridico che alle Iene ha promesso che in un mese farà luce sulla vicenda.

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