Razzante: "Dopo l'emergenza virus, si rischia il boom della criminalità economica"

Il presidente dell'Associazione italiana antiriciclaggio: "Soldi illeciti si infiltreranno nel tessuto economico". La criminalità approfitterà del post emergenza per 'aiutare' le imprese, riciclando denaro sporco

Razzante: "Dopo l'emergenza virus, si rischia il boom della criminalità economica"

Dell'emergenza causata dal coronavirus, a risentirne sarà anche l'economia. E non solo per le difficoltà a ripartire, ma anche per la criminalità. A lanciare l'allarme, parlando con AdnKronos, è Ranieri Razzante, direttore del Crst (Centro di ricerca sicurezza e terrorismo) e presidente dell'Associazione italiana responsabili antiriciclaggio, che spiega: "È già in corso e si accentuerà nel 'post coronavirus' l'infiltrazione di capitali di provenienza illecita nel tessuto economico, con conseguente boom delle attività di riciclaggio".

Per questo, il governo deve occuparsi di "tutti i sistemi di aiuto alle imprese, insieme al sistema bancario ed attraverso un'unica cabina di regia affidata al ministero dell'Economia". Infatti, secondo Razzante, "i 'colletti bianchi'" potrebbero approfittare "della carenza di liquidità di molte imprese entrando nel mercato legale in tre modi": costruendo nuove attività nel settore sanitario, medicale, acquistando imprese o partecipando a capitale di aziende in crisi, o "attraverso servizi di intermediazione e brokeraggio". Il risultato? "Un mercato europeo stravolto nel meccanismo di importazioni ed esportazioni per i contatti internazionali che la criminalità ha in alcuni paesi, come ad esempio il Mozambico dove gestisce almeno il 50% della ricchezza".

Uno scenario che risulta ancora più preoccupante se si pensa alla "crescita esponenziale dell'usura", un rimedio a cui potrebbero ricorrere le piccole e le medie imprese dopo l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Si prospetta, secondo Razzante, un "incremento della corruzione internazionale per l'accaparramento di fondi e aiuti statali in modo veloce e alle migliori condizioni". Un circolo che potrebbe alimentare anche il terrorismo. In questo senso, in Italia, specifica l'esperto, "siamo tranquilli perché i nostri servizi sono all'altezza, ma non altrettanto si può dire per gli altri Paesi, tanto più che Isis e Al Qaeda in questo momento si stanno ricostituendo e hanno interesse a farsi sentire presenti".

Infine, Razzante commenta le teorie complottiste, sostenendo che non abbiano alcuna credibilità: "Questo è un incidente 'nucleare'- ha sottolineato- Wuhan è come Cernobyl e le responsabilità di chi non ha consentito la sicurezza dell'impianto le cercheremo poi, dato che il virus viene da una falla nei controlli del laboratorio in Cina, che non ha avuto adeguati presidi di sicurezza.

Il Covid-19 insegna che i sistemi di sicurezza non sono mai troppi e che il coordinamento tra loro non è ancora sufficientemente omogeneizzato, coordinato per quanto riguarda la business continuity, cioè la continuità operativa".

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