L'accredito sulla carta del reddito di cittadinanza questo mese verrà fatto lunedì 27 dicembre. Si tratta dell'ultimo accredito di competenza di questo 2021. Discorso diverso, invece, per chi lo riceverà per la prima volta dal momento che la ricarica sarà effettuata mercoledì 15 dicembre.
Le date però potrebbero cambiare perché tutto dipende dalla liquidazione degli importi da parte dell'Inps. Potrebbe succedere, dunque, che l'accredito verrà fatto qualche giorno prima o dopo. Condizione diversa per chi già percepisce il reddito di cittadinanza che riceverà il bonifico tra il 21 e il 24 dicembre, ossia in anticipo rispetto alle date consuete. Questo grazie alle festività natalizie.
Le cifre
L'importo varia da un minimo di 40 euro al mese fino a 1.536 euro. Si arriva alla cifra massima se si tratta di pensione di cittadinanza rivolta a famiglie composte da over 67 e disabili gravi.
Cosa si acquista con il reddito
Non si può acquistare qualsiasi cosa con il reddito di cittadinanza. Il cittadino può comprare solo alcuni beni e servizi di base che possono essere il canone di affitto mensile o la rata del mutuo, spese alimentari o sanitarie, le utenze domestiche come luce acqua e gas. Il prelievo di contanti poi, solitamente non può essere superiore a 100 euro mensili. La cifra può aumentare grazie alla cosiddetta "scala di equivalenza". Con quest'ultima si arriva anche a 220 euro.
Chi viola le condizioni per il diritto al sussidio rischia fino a 6 anni di carcere.
Reddito e assegno unico
Le operazioni per riceverlo saranno le stesse anche il prossimo anno: i beneficiari del reddito continueranno a percepirlo tramite pagamento d'ufficio da parte dell'Inps. La cifra andrà sulla PostePay. Come anche il contributo per i figli.Lo avevamo già anticipato qui su il Giornale.it, a partire dal 2022 sono previsti dei cambiamenti. Soprattutto perché verrà introdotto l'assegno unico il quale diventerà una misura strutturale e non più temporanea. Il governo Draghi ha stanziato circa 6 miliardi di euro per le famiglie che hanno figli fino a 21 anni di età. Chi riceve sia il reddito che l'assegno unico vedrà quest'ultimo decurtato e non completamente riconosciuto. Questo perché nel reddito di cittadinanza è già prevista una quota destinata ai figli.
La misura coprirà una grande platea di beneficiari perché riguarderà anche le famiglie di
extracomunitari. L'unica condizione di quest'ultime è che dimostrino di essere stati in Italia e avere avuto la residenza qui negli ultimi due anni. Necessario poi, ovviamente, anche l'attestazione del permesso di lavoro o soggiorno.
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