Scende la richiesta di mutui casa (-20%) Ma la rata non è mai stata così leggera

Tasso medio giù all'1,97%, è il minimo storico. Gli italiani scelgono il fisso

Francesco Pacini

Stipulare un mutuo per comprare casa non è mai stato così conveniente: scende infatti all'1,97%, minimo storico, il tasso medio d'interesse. A rilevarlo è il rapporto di ottobre dell'Abi, l'associazione bancaria italiana, che si riferisce al mese di settembre: ad agosto scorso il saggio si attestava al 2,11%, contro il 3,95% del settembre 2012 e il 5,72% di fine 2007, prima della crisi. In generale su tutti i prestiti alla clientela gli interessi bancari sono molto bassi: il tasso medio ha raggiunto ad agosto la soglia più bassa del 2,76%, mentre era al 6,18 per cento dieci anni orsono. Oggi, riferisce l'Abi, sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.

Intanto, dall'analisi delle interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie (Sic) gestito da Crif, nel mese di ottobre risulta evidente l'incidenza del calo delle surroghe sull'andamento complessivo delle richieste di mutui (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online), che fanno registra un'ulteriore flessione pari a -20,4% rispetto allo stesso mese del 2016. È doveroso precisare però che nel 2016, quando i mutui di sostituzione ancora vantavano un peso significativo sull'intero comparto, ottobre era stato un mese record.

Decisamente più incoraggiante la dinamica dell'importo medio richiesto, che si conferma in crescita, attestandosi a 125.449 euro. Il confronto con il 2016, quando la performance era risultata particolarmente positiva, mostra un calo del numero di richieste ma, allargando il raggio di analisi agli anni precedenti, si osserva un andamento complessivamente in crescita sebbene rimanga ancora da colmare un gap rispetto al biennio 2010-2011.

Per quanto riguarda il valore dei mutui richiesti, in ottobre si conferma il trend di moderato incremento, con l'importo medio che si attesta a 125.065 euro, in crescita del +1,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e sostanzialmente in linea con i primi 9 mesi del 2017. Relativamente alla distribuzione per fasce di importo, nel periodo che va da gennaio a ottobre 2017 le richieste di mutuo hanno visto una preferenza per la classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,3% del totale.

Rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2016, in generale si nota uno spostamento delle richieste sotto i 100mila euro (-1,0 punti percentuali, pur mantenendo un'incidenza pari al 47,3% sul totale) verso quelle superiori a quota 150mila euro.

Anche per quanto riguarda la distribuzione delle richieste in base alla durata le preferenze degli italiani sembrano confermate: nella classe compresa tra i 16 e i 20 anni si concentra, infatti, la quota maggiore di richieste, pari al 24,5% del totale (+0,4 punti percentuali rispetto al periodo gennaio-ottobre 2016), seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni, con il 22,1 per cento.

In linea generale, rispetto allo scorso anno si osserva una sempre maggiore propensione verso piani di rimborso più

lunghi (+2,9 punti percentuali per le classi di durata superiori ai 15 anni), mentre quelli inferiori ai 10 anni (di sovente associati a surroghe e sostituzioni) sono indicati solamente nell'11,4% delle richieste totali.

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