La segretaria storica lascia Esselunga

Mentre il riassetto di Esselunga procede a ritmo spedito in vista di un futuro approdo in Borsa, Germana Chiodi (nella foto), storica segretaria del fondatore Bernardo Caprotti, ha sgombrato, definitivamente, la scrivania a cinquant'anni dal suo ingresso. Dopo la pensione, nel 2008, era rimasta come consulente del gruppo. Almeno fino ad oggi. I motivi addotti sono i soliti, quelli «personali», ma sul mercato si mormora di un ruolo ridimensionato con la scomparsa, avvenuta a settembre, dello stesso Caprotti. A ottobre aveva fatto scalpore il maxi lascito testamentario previsto dall'imprenditore per la manager a cui aveva già donato 10 milioni: 75 milioni, pari alla metà dei risparmi che l'imprenditore aveva sui propri conti correnti, due quadri valutati da Sotheby's 200mila euro l'uno e l'archivio.

A metà giugno è arrivato l'accordo tra gli eredi di Caprotti (la vedova Giuliana e la figlia Marina da un lato e Violetta e Giuseppe, figli di primo letto dall'altro) che prevede la riunione delle proprietà immobiliari ai supermercati e prelude allo sbarco di Esselunga in Borsa con una valorizzazione tra i 7 e i 12 miliardi. CM

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