Gli effetti dello shutdown americano (la mancata approvazione del budget federale e, conseguentemente, la "chiusura" dello Stato) si fanno sentire anche in Italia: chiude il cimitero militare di Nettuno. Il sacrario, come tutti gli altri monumenti militari statunitensi, è stato temporaneamente chiuso per la mancanza di fondi. Un avviso sul sito dell’American Battle Monument Commission, l’ente che gestisce i cimiteri militari, spiega che la mancanza di fondi impedisce anche lo svolgimento dei normali servizi di informazione. Al di là di queste note di colore, i servizi essenziali (pensioni, poste, protezione civile, polizia) sono garantiti. E anche l'economia va avanti: il primo giorno di shutdown, ad esempio, Wall Street ha aperto e chiuso in positivo. L'importante è che lo scontro frontale tra democratici e repubblicani (alla base del mancato accordo sul budget) non si protragga troppo a lungo e che gli Stati Uniti non vadano in default, che potrebbe provocare effetti pesantissimi sull'economia, con una recessione addirittura peggiore di quella del 2008, secondo l'allarme lanciato dal segretario al Tesoro Jack Lew. Entro il 17 ottobre il Congresso deve approvare l’aumento del tetto del debito. In realtà il tetto è stato già raggiunto lo scorso maggio: 16.966 miliardi di dollari. Da allora si stanno utilizzando misure straordinarie che verranno esaurite, appunto, il 17 ottobre. Da quel giorno l’amministrazione non avrà più liquidi per fare fronte alle spese, a parte una riserva di circa trenta miliardi di dollari. E la riserva è assai limitata, se consideriamo il fatto che ogni giorno il governo spende circa 10 miliardi per fare fronte a diverse voci di spesa. Il 23 ottobre c'è un'altra scadenza importante per il governo: 12 miliardi di dollari di pagamenti del Social Security, vale a dire la previdenza.
Ma per gli analisti il giorno dell’apocalisse potrebbe arrivare il 1° novembre quando, con l’inizio del nuovo mese, dovrebbe trovare i 67 miliardi di dollari per pensioni, assegni di invalidità, assistenza sanitaria agli anziani, pagamenti ai militari. Senza contare che il 31 ottobre dovrà pagare 6 miliardi di interessi mensili sul suo debito. Lo shutdown che da giorni rallenta l’attività e le spese del governo, potrebbe spingere più in là, ma solo di qualche giorno, la data del giorno dell’apocalisse. Sempre che non si trovi un accordo in extremis.
Obama ai repubblicani: "Fermate questa farsa"
Il presidente mai come in questo frangente è fermo sulle proprie posizioni. Non vuole indietreggiare sulla riforma sanitaria (gli avevano chiesto il rinvio di un anno) e lancia un appello ai parlamentari repubblicani che bloccano l’adozione
del budget alla Camera "affinché mettano fine a questa farsa" che sta paralizzando l’attività dell’amministrazione. Secondo Obama "il default" degli Stati Uniti, che comporterebbe uno "shutdown dell’economia", sarebbe di gran lunga peggiore di uno shutdown del governo. "Andate e votate. Fermate questa farsa. Mettete fine allo shutdown", ha detto il presidente. Il Senato ha già approvato il budget e "ci sono sufficienti parlamentari repubblicani e democratici della Camera dei rappresentanti pronti a fare lo stesso e a mettere fine immediatamente alla paralisi", ha detto Obama. "Ma l’ala destra del partito repubblicano non è disposta a lasciare che il presidente della Camera John Boehner faccia votare questa legge".
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