Il presidente di Bank Of Cyprus, Andreas Artemis, ha rassegnato le dimissioni a seguito dell’accordo sugli aiuti dell’Eurogruppo, che prevede pesanti perdite per creditori e correntisti sopra i 100.000 euro. Stamattina Fitch ha declassato il rating dell’istituto a RD, ovvero "insolvenza pilotata". Le perdite per i correntisti con depositi di oltre 100 mila euro potrebbero arrivare a toccare il 40%, ha detto il ministro delle Finanze cipriota, Michael Sarris, in un’intervista alla Bbc precisando che i controlli sui conti e i movimenti di capitale "si protrarranno per alcune settimane".
"Profonda recessione e meno lavoro"
Il ministro del Lavoro di Cipro Harris Georgiades mette in guardia dalla prospettiva di una grave recessione nell’isola, e dall’incremento della disoccupazione, dopo l’accordo trovato a Bruxelles. "Questo atto una tantum per correggere il sistema bancario porterà il settore produttivo dell’economia in grandi difficoltà", ha detto alla Bild. "Ci aspettiamo una profonda recessione e un aumento della disoccupazione. L’eurogruppo ha preso "una decisione dolorosa e pesante".
Pieno sostegno della Russia
La Russia sosterrà il piano dell’Ue per il salvataggio di Cipro, nonostante le polemiche sui termini dell’accordo che prevede un prelievo del 30% sui conti di numerosi cittadini russi nella Banca di Cipro. Come riferisce il quotidiano "Cyprus Mail", il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato che il suo governo negozierà una ristrutturazione del debito accordato a Cipro nel 2011 e pari a 2,5 miliardi di euro. Prima di raggiungere l’accordo con l’Ue sul piano di salvataggio da 10 miliardi di euro, Nicosia aveva chiesto a Mosca un’estensione del prestito ottenuto lo scorso anno e una riduzione del tasso d’interesse sul debito dal 4,5 al 2,5 per cento. La Russia aveva però rifiutato la proposta di Cipro che avrebbe garantito a Mosca i diritti di esplorazione su parte dei giacimenti di gas offshore dell’isola.
La Chiesa ortodossa perde 100 milioni
La ricca e potente Chiesa ortodossa di Cipro perderà oltre 100 milioni di euro a causa della pesante ristrutturazione delle due maggiori banche dell’isola - Cyprus Bank e Laiki Bank - imposta dal piano di salvataggio. Lo ha rivelato, come riferiscono i media locali, lo stesso capo della Chiesa, l’arcivescovo Chrysostomos II. "Il capitale di proprietà della Chiesa, che ammontava ad oltre 100 milioni di euro, è andato perso. Ci saranno ancora molte difficoltà, alcuni perderanno il lavoro, gli affamati si moltiplicheranno e la Chiesa dovrà avere cura della gente", ha aggiunto l’alto prelato. La Chiesa di Cipro, che possiede la maggior quantità di terreni e beni immobiliari sull’isola, aveva ed ha tuttora molti interessi ed azioni in numerose banche e attività industriali e commerciali del Paese, tra cui alberghi e distillerie.
Lo scorso settembre, ai primi sentori della crisi, la Chiesa ridusse del 15-25% gli stipendi dei dipendenti, tra cui anche quelli dei vescovi e dei preti, ma lasciò invariati i salari pari a 1.500 euro mensili e quelli inferiori a tale importo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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