Standard & Poor's ha declassato ancora il giudizio sul debito della Francia portandolo ad AA con l'outlook che passa da negativo a stabile. La ragione del taglio di un livello è indicata nell’incapacità del governo parigino ad attuare le riforme a causa dell’alto tasso di disoccupazione.
Il governo francese reagisce irritato al declassamento del debito deciso dall'agenzia di rating americana. "Il giudizio rimane tra i migliori al mondo", ha detto il premier Jean-Marc Ayrault aggiungendo che Standard & Poor's non prende in considerazione "tutte le riforme". Sulla stessa linea anche il ministro dell’Economia Pierre Moscovici che aveva definito il giudizio dell'agenzia statunitense "critico e inesatto". Secondo S&P, invece, le riforme varate in campo fiscale, dei servizi e del mercato del lavoro non aumenteranno le stime di crescita. Inoltre il rallentamento dell’economia sta limitando il consolidamento dei conti pubblici. Non cambia, invece, il rating delle principali banche francesi sistemiche. Per istituti come Bnp, Bpce, Credit Agricole, Credit Logement, Credit Mutuel, Banque Psa e Rci Banque il governo francese sarà, comunque, in grado di garantire il supporto durante il periodo degli stress test della Banca centrale europea.
Nell’assegnare il rating alle banche S&P ha, infatti, tenuto conto "per una parte del supporto statale ma anche degli effetti negativi derivanti dalla debolezza dell’economia del Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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