Il Prodotto interno lordo del secondo trimestre, secondo la stima preliminare fornita questa mattina dall'Istat, è in flessione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% su base annuale.
Il dato rilevato dall'Istat è peggiore delle attese e ha portato a ripercussioni immediate a Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che ha perso il 2,2% a 19.610 punti. Male Mps e Bper (-4%), in calo anche Intesa (-3%) e Unicredit (-2%).
I dati hanno portato a una raffica di sospensioni al ribasso a Piazza Affari, che ha reagito male alla notizia dell'ingresso in recessione tecnica dell'Italia. Al momento il Ftse Mib cede il 3,3% a 19.383 punti. Per la prima volta da febbraio, l'indece è sceso sotto i 19.500 punti.
"Il calo congiunturale - scrive l'Istituto nazionale di statistica - è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i tre i grandi comparti di attività economica; agricoltura, industria e servizi". Risulta nullo il contributo della componente nazionale dal lato della domanda, mentre è negativo quello della componente estera.
A giugno la produzione industriale è tornata a salire, evidenziando un rialo dello 0,9% rispetto a maggio. Un dato positivo (+0,4%) anche su base annua, anche se nella media del terzo trimestre è in diminuzione dello 0,4% sul trimestre precedente, quando aveva segnato un aumento dello 0,1%.
Il portavoce del commissario Ue all'Economia, Simon O'Connor, ha sottolineato che il dato sul Prodotto interno lordo "avrà un impatto negativo sulle finanze, ma è troppo presto per fare valutazioni sul deficit".
538em;">Per l'Italia è la terza contrazione dell'economia in cinque anni. Dopo il 2008-2009 e la breve ripresa del 2010, la recessione era proseguita fino al terzo trimestre del 2013, con una ripresa dello 0,1% nel quarto. Ora il cosiddetto "triple dip".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.