In questi giorni tanto si è parlato della riforma del Mes, del suo funzionamento e degli enormi rischi nascosti in una modifica potenzialmente letale per i Paesi dell'Eurozona ad alto debito, Italia compresa.
Eppure, oltre allo spauracchio della ristrutturazione del debito e della beffa confezionata da Bruxelles ai danni del nostro Paese, chiamato a contribuire per un Fondo che non potrà mai utilizzare, ci sono altri dati che lasciano esterrefatti. Insomma, fin qui abbiamo guardato il dito ma non la luna. Il Mes, infatti, è gestito da un Consiglio di governatori formato dai vari ministri finanziari dell'area euro, ma anche da un Consiglio di amministrazione (nominato dallo stesso Consiglio dei governatori) e da un direttore generale con diritto di voto, oltre che dal commissario Ue agli Affari economico-monetari e dal presidente della Bce nelle vesti di osservatori.
Stipendi d'oro e immunità
In base a questo, l'articolo 35 del Mes prevede l'immunità penale, civile e amministrativa per tutti i componenti dell'organismo. Il numero 32, invece, concede la medesima immunità al patrimonio e ai beni. Proseguendo, notiamo come l'Italia, terzo contribuente del Meccanismo europeo di stabilità dietro a Germania e Francia, abbia già versato alla causa del Fondo salva-Stati la bellezza di 14,3 miliardi di euro. Attenzione però, perché il nostro Paese ha sottoscritto il versamento di altri 125,4 miliardi. Altri soldi, dunque, chiamati a prendere la via di Bruxelles.
C'è poi da aprire una bella parentesi sui costi riguardanti gli stipendi del Mes. In altre parole: quanto guadagnano i membri del Fondo salva-Stati? Come fa notare il quotidiano Il Tempo, al 31/12/2018, le 179 persone del Fondo si suddividono stipendi, al netto di benefit, di tutto rispetto. Il numero uno percepisce 324 mila euro lordi all'anno mentre la Cancelliera Merkel 190 mila. Il personale con funzioni direttive intasca una somma che oscilla tra i 64 e i 167 mila euro. Arriviamo infine agli assistenti e al personale ausiliario, che possono mettersi in tasca un compenso che va dai 22 mila ai 72 mila euro.
In altre parole, ben 8 dei 19 Paesi membri dell'Eurozona dovranno sborsare ingenti quantità di denaro per rifocillare le casse di un fondo senza trarne alcun beneficio.
Già, perché Stati come l'Italia, dotati di un debito pubblico troppo alto, in caso di bisogno non potranno appigliarsi al Meccanismo economico di stabilità, che pure contribuiscono a mantenere in piedi. Non solo, questi governi dovranno pure contribuire per pagare lauti stipendi a una vasta schiera di personaggi più o meno conosciuti. E tutto, come detto, senza ottenere niente in cambio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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