"Stop alle telefonate moleste": ecco le regole per evitare il telemarketing

Importanti modifiche all'orizzonte, in attesa delle quali sarà possibile iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni

"Stop alle telefonate moleste": ecco le regole per evitare il telemarketing

Stando ai dati diffusi dal Codacons, mediamente ogni cittadino italiano è costretto a subire cinque telefonate di marketing alla settimana. Una politica che si è fatta più aggressiva (+ 20% rispetto al "periodo pre Covid" secondo l'associazione dei consumatori) per l'approssimarsi dell'entrata in vigore del "Registro pubblico delle opposizioni".

Il telemarketing, business da circa 4 miliardi di euro l'anno, è un sistema per l'attivazione di contratti sfruttato in particolar modo dalle banche e dalle aziende che si occupano di erogazione di energia elettrica/gas e di telefonia fissa e mobile. L'invadenza e l'aggressività crescente di tale pratica ha portato il tema al centro degli interessi della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti nonché dell'Antitrust.

Durante il suo intervento in Commissione dello scorso 3 maggio, Roberto Rustichelli si è detto intenzionato a far sì che "il vincolo contrattuale possa sorgere solo a seguito della conferma dell’offerta, da parte del consumatore, per iscritto". Una novità, ha proseguito il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che permetterebbe di combattere il fenomeno del"telemarketing aggressivo e selvaggio, ovvero le telefonate reiterate, moleste, indesiderate che sollecitano insistentemente l'adesione alle offerte commerciali di gas e luce, sulla base di informazioni non trasparenti, di carattere ingannevole".

Oltre ciò, Rustichelli ha auspicato anche la creazione di un 'registro delle inclusioni', al quale "coloro che vogliono ricevere offerte commerciali al telefono devono iscriversi, e a cui gli operatori devono rivolgersi per selezionare i potenziali destinatari delle loro telefonate". Sarebbe di sicuro una grande rivoluzione rispetto alla situazione attuale. "Sono di gran lunga più tutelanti per i consumatori i sistemi che prevedono una loro scelta esplicita e preventiva di un servizio (opt-in) piuttosto che un meccanismo per cui essi devono attivarsi per rifiutarlo (opt-out)", ha aggiunto il presidente. Nel frattempo il fenomeno sarà arginato dall'entrata in vigore del nuovo registro delle opposizioni.

Registro delle opposizioni

Chi vi si iscriverà avrà finalmente la possibilità di non essere più contattato dai vari operatori di telemarketing, tranne che nel caso in cui questi ultimi abbiano ricevuto esplicito consenso all'utilizzo dei dati sensibili."Dal 27 luglio il nuovo Registro pubblico delle opposizioni si aprirà a una platea di 78 milioni di utenze telefoniche mobili", spiega il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti. "In questo quadro mi auguro che il confronto avviato dallo stesso governo con gli operatori del settore possa contribuire, insieme alla campagna informativa, a rendere il nuovo registro uno strumento di protezione conosciuto e finalmente efficace per utenze telefoniche potenzialmente destinatarie delle chiamate di telemarketing indesiderate, e speriamo anche di quelle operate da call center irregolari o con sedi in Paesi stranieri", puntualizza ancora Simone Baldelli.

Tale registro, che comprenderà tutti i numeri nazionali (fissi e mobili) anche nel caso in cui non siano presenti negli elenchi telefonici pubblici, permetterà di difendersi anche dalle chiamate effettuate con "modalità automatizzate".

L'unico requisito richiesto è quello dell'iscrizione al nuovo Registro, che sarà sufficiente pure per annullare gli eventuali consensi rilasciati in precedenza e per sancire il divieto di cessione dei dati sensibili a terzi.

Per iscriversi sarà sufficiente compilare lo specifico modulo sul portale online, fare richiesta telefonicamente dal numero del dispositivo elettronico che si intende proteggere dal telemarketing o tramite email.

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