Via al summit del G20 Monti: accordo vicino

Il risultato del voto in Grecia infonde ottimismo ai big della Terra. Monti: "Ora visione più serena dell'euro". Al via i lavori in Messico

Via al summit del G20 Monti: accordo vicino

Con la crisi economica che morde l'Eurotower ancoara lontana dall'essere risolta, l'incertezza dettata dal voto in Grecia e la ripresa globale appesa dalle misure che i Paesi Ue sapranno adottare, i riflettori si accendono sul summit del G20 di Los Cabos. "Siamo solo all’inizio - ha commentato il premier Mario Monti arrivando in Messico - ma credo che le prospettive si stiano avvicinando".

Rallegrandosi molto per il risultato uscito dalle urne greche - un risultato che è al tempo stesso un grande segnale per tutta l'Europa - Monti ha invitato Atene a formare, al più presto, un governo forte in grado di rispettare gli impegni con l'Unione europea. "Il voto in Grecia ci consente di avere una visione serena sul futuro dell’Europa e dell’euro", ha detto il presidente del Consiglio sottolineando che il risultato delle elezioni dimostra come "anche in condizioni difficili il popolo greco abbia capito l’importanza del valore della Ue". Nonostante l'iniezione di fiducia infusa dal voto in Grecia, sono davvero in pochi scommettono sul fatto che sarà trovata una ricetta finale per risolvere la grande recessione. Il primo compito dei leader dei Grandi sarà soprattutto calmare gli investitori e i mercati finanziari: si tratta di un obiettivo psicologico di fondamentale importanza in un momento estremamente fragile per le Borse. "Tutti sanno che il summit arriva in un frangente critico, aspettiamo che l'Europa ci dica cosa intende fare. I mercati sanno gestire e limitare i rischi di cui sono a conoscenza, quello che spaventa è l'incertezza", ha spiegato ieri il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick.

In tutto il mondo le forze politiche dei big si aspettano risposte immediate e concrete. "Gli europei devono dimostrare che potenza di fuoco hanno a disposizione", ha commentato il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Angel Gurria. Mentre nei giorni scorsi il risultato del voto greco pesava come un macigno sulle prospettive europee, oggi sembra prevalere un più cauto ottimismo.

"Pechino - ha detto il vice ministro delle Finanze Min Zhu Guangyao - ha fiducia in Eurozona solida e prospera e ritiene che l`Unione Europea abbia la capacità e il potere di superare la crisi del debito perché un'Eurozona forte e unificata è un bene per l`Europa, per la Cina e per l'intera economia globale".

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