In un momento drammatico come quello che sta attraversando l'Italia, tra le misure speciali anti coronavirus e tasse da pagare, il Mef continua a pensare al rispetto dei parametri europei.
Come sottolinea il quotidiano La Verità, una nota diffusa dal ministero dell'Economia e delle Finanze ribadisce l'importanza delle regole economiche europee: “Come già ribadito nella relazione inviata al Parlamento, nel richiedere un' autorizzazione a incrementare l' indebitamento netto della pubblica amministrazione nel 2020 – si legge nel documento - il governo si è impegnato a riprendere il sentiero di consolidamento del bilancio e di riduzione del rapporto tra debito e Pil non appena ciò sarà possibile alla luce dell'evoluzione dell'epidemia in Italia e a livello internazionale”.
Per non fare arrabbiare Bruxelles, gli aiuti all'economia ci saranno, ma saranno limitati al fine di riprendere immediatamente la strada verso il deficit zero. Eppure, nei prossimi giorni, all'Italia servirebbero pochi interventi ma mirati, soprattutto a sostegno di chi rischia di perdere il posto di lavoro e di chi, invece, continua a lavorare.
Tra le disposizioni da attuare il prima possibile troviamo la sospensione del pagamento delle tasse, garantire un flusso mensile a chi non ha contratti e proteggere le partite Iva, che rischiano di finire sacrificate come dei bancomat. Anche perché il mese di marzo, secondo i dati del 2019, quasi uguali a quelli del 2020, “vale” 13 miliardi di euro di gettito da imposte dirette.
Stangate in arrivo
Dall'Irpef all'Ires, alla fine del mese in corso ci sono decine di scadenze da rispettare. Il settore privato deve versare 6 miliardi di euro di ritenute. Esentare il Nord dal “massacro” significa per lo Stato rinunciare a circa 7 miliardi, a cui vanno aggiunti 16 miliardi di imposte indirette, di cui poco più di 10 miliardi di Iva. Sospendere le accise per un mese comporterebbe un taglio, in tutta Italia, di 2 miliardi. Ad aprile le imposte dirette salgono a 15 miliardi.
Il governo ha fin qui deciso di chiedere all'Europa un po' di briciole, cioè un piano da 7,5 miliardi con cui puntare a garantire “indennizzi a tutti i settori colpiti”. Anche perché, spiegano fonti governative alle agenzie, a oggi erano allo studio “meccanismi di ristoro totale” sì, ma solo per le attività della zona rossa. Adesso c'è da estendere tutto a tutta l'Italia. Le stesse fonti spiegano che, “considerando le risorse disponibili” e “compatibilmente con la gestione dell'emergenza sanitaria che cresce”, il “ristoro potrebbe essere solo parziale”.
In fase di studio una specie di ampia moratoria per i prestiti alle imprese e alle famiglie al fine di garantire liquidità. Si punta poi a rafforzare il Fondo di garanzia per il credito alle imprese e il sistema degli ammortizzatori sociali per garantire copertura anche ai lavoratori che non ne beneficiano. Tutto, sia chiaro, rispettando i parametri dell'Ue.
Mutui e tasse
Laura Castelli, viceministro dell’Economia , ha spiegato a Radio anch'io, su Rai Radiouno, che nel decreto che sarà approvato mercoledì troveremo anche "un pacchetto sulle famiglie importante a cominciare dal congedo ma al contempo una misura che sia un bonus, un voucher, un indennizzo fisso che permetta alle famiglie di poter proseguire. In più una parte fiscale molto importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute, contributi".
Per quanto riguarda i mutui, Castelli ha aggiunto: "Mutui, tasse, è tutto sospeso". Alla domanda se ciò valesse per tutta l'Italia, il viceministro ha risposto: "Sui mutui di privati e famiglie".
"Alle nuove disposizioni assunte su tutto il territorio nazionale per far fronte all’emergenza coronavirus, deve corrispondere una risposta immediata dello Stato per sostenere famiglie e imprese". Lo ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
"Subito blocco dei mutui e delle tasse, con la cassa integrazione per tutti e con
ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi. Fin dal primo momento abbiamo dato la massima disponibilità a collaborare, ora non perdiamo altro tempo. Gli italiani hanno bisogno di risposte e misure adeguate", ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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