Tasso fisso e variabile: cosa ora sul mutuo

Il cambio di calcolo dell'Euribor potrà portare dei benefici fino alla fine del mese, ma già da luglio la situazione potrebbe modificarsi

Tasso fisso e variabile: cosa ora sul mutuo

Accendere un mutuo, generalmente per l'acquisto di un immobile, significa prendere in considerazione innanzitutto due distinti fattori, che determineranno l'esborso totale del diretto interessato: il primo è rappresentato dall'importo di cui si andrà a chiedere il finanziamento in banca, il secondo dal tasso di interesse che ad esso verrà applicato.

Per poter disporre di alcune informazioni preliminari sufficienti a comprendere quali siano le soluzioni più vantaggiose proposte dai principali istituti di credito ad un futuro mutuatario, in rete sono presenti diversi portali. Tuttavia è bene sapere che a determinare principalmente le difformità nelle rate che si andranno a pagare sono proprio i tassi di interesse applicati dalle banche al finanziamento richiesto sulla base dell'andamento dei due indici di riferimento, ovvero l'Eurirs (per i mutui con tasso fisso) e l'Euribor (per i mutui a tasso variabile).

In questo momento storico, a parte il fatto che essi non siano soggetti alle oscillazioni del mercato e garantiscano al mutuatario di affrontare le stesse rate dall'inizio alla fine della vita del mutuo, i più convenienti continuano ad essere quelli a tasso fisso: l'Eurirs, che viene quotidianamente calcolato dalla European Banking Federation, è infatti ai suoi minimi e potrebbe ulteriormente diminuire, per lo meno secondo alcuni esperti del settore.

Anche per l'Euribor, tuttavia, si registrano dei cambiamenti importanti: con l'introduzione del nuovo sistema di calcolo dal 1 gennaio 2021, almeno fino alla fine di giugno sarà possibile riscontrare un forte abbassamento delle rate. Tale novità consiste sostanzialmente nella differente modalità di calcolo dell'indice, da effettuare non più sulla base degli scambi dichiarati ma sulla base di quelli effettivi: situazione, questa, che dovrebbe comportare delle conseguenze anche per i mutuatari. Se già stipulato, il mutuo a tasso fisso non dovrebbe subire infatti variazioni di sorta rispetto al contratto sottoscritto: probabile, invece, che in alcune fasi l'Euribor possa essere soggetto ad oscillazioni più frequenti proprio a causa dell'andamento degli scambi effettivi tra le banche.

Con la realizzazione del preventivato abbassamento del tasso, almeno per tutto il mese di giugno, si ridurrà di conseguenza anche il peso delle rate in cui il finanziamento è stato

suddiviso al momento della stipula del contratto. Questo anche se, come anticipato da alcuni esperti, la situazione potrebbe subire una vera e propria inversione di tendenza già da luglio, con una nuova risalita dell'Euribor.

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