L'incertezza sulla realizzazione della rete unica, i costi di lancio della piattaforma TimVision concentrata sul calcio e l'arrivo di nuovi player nel mercato del fisso come Iliad pesano sui target finanziari di Telecom. Ieri in una giornata pessima per i mercati finanziari Tim ha aggiornato i suoi piani, con numeri al ribasso e il titolo ne ha pesantemente risentito perdendo il 4,3% a 0,37 euro ad azione portando la capitalizzazione della società a 5,6 miliardi di euro.
«La dinamica dei costi legati all'iniziativa sul calcio - ha scritto la società - si tradurrà in un apporto positivo sull'Ebida (margine lordo) solo a partire dal 2022». Del resto il calcio costa parecchio a Tim: 340 milioni a stagione per tre anni come contributo a Dazn per i diritti, circa 70 milioni solo quest'anno però per attualizzare la piattaforma al multicast e la sovvenzione per un anno di Mediaset Infinity per chi sceglie il pacchetto calcio completo. Inoltre gli abbonamenti vanno a rilento perchè i tifosi del calcio usano abbonarsi all'ultimo minuto, ossia verso metà agosto. E c'è sempre la spada Antitrust che potrebbe far saltare i piani dato che Tim è l'unico gestore tlc a poter vendere l'app di Dazn direttamente tramite la sua piattaforma TimVisione e nel suo decoder. Anche se in questo caso non pagherebbe i 340 milioni a Dazn.
A pesare anche lo slittamento della seconda fase del piano voucher per le famiglie che sovvenziona in parte l'abbonamento alla banda ultralarga per chi ha un Isee fino a 50mila euro. Il contributo totale del governo è di circa 900 milioni. Poi ci sono le incertezze sulla rete unica: l'ad Luigi Gubitosi ha detto che la trattativa continua con i nuovi vertici di Cdp ma si sa che da parte del governo si vorrebbero altre soluzioni con più player sul mercato. A corollario Sky che, avendo perso i diritti sul calcio, ha minacciato di offrire collegamenti in fibra a prezzi stracciati e l'arrivo di Iliad nel mercato del fisso.
«Mentre è confermata l'attesa di stabilizzazione dei ricavi domestici 2021, è stata peggiorata la guidance di stabilizzazione dell'Ebitda domestico per quest'anno, ora visto in calo mid-single digit (-2,6% nel primo trimestre 2021)», scrivono gli analisti di Equita, che ricordano che sono stati «alzati leggermente i capex domestici 2021 (gli investimenti) a 3-3,1 miliardi (da 2,9 miliardi) in funzione del calcio».
Per gli analisti le previsioni implicano un peggioramento di circa il 3% sul 2021 a livello di Ebitda, che diventa dell'8% a livello di Ebit e di oltre il 10% a livello di utile adjusted. E anche se Tim ritiene di poter stabilizzare il margine lordo nel 2022 il mercato ha reagito pensando alle difficoltà del gruppo e alle diverse incertezze dell'anno in corso.
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