Tim ha perso ancora terreno in Piazza Affari a 0,32 euro (-1,9%), mentre si allontanavano le speranze di un'Opa a 0,505 euro da parte di Kkr. Nella serata di ieri, secondo quanto si apprende, il fondo Usa ha infatti risposto alle richieste del board di Tim in merito alla manifestazione di interesse, insistendo sulla necessità di completare una due diligence, prima di procedere oltre. Due diligence finora rimasta in sospeso.
Kkr, a quanto risulta, nella propria missiva al gruppo tlc presieduto da Salvatore Rossi (in foto) non esclude nulla ma ribadisce la necessità di un'analisi sui conti. E a differenza di quattro mesi, non accenna più ad alcuna valutazione.
I tempi sono cambiati: la guerra da un lato e il profit warning con la successiva revisione delle stime di Tim dall'altro hanno inciso sullo scenario di riferimento.
Il board di Tim, in programma il 7 aprile, potrebbe pronunciarsi sulla comunicazione di Kkr così come sull'offerta non vincolante sul 49% della divisione Enterprise di ServCo ricevuta da Cvc.
Nel frattempo, nel fine settimana, Tim ha sottoscritto con Cdp Equity un accordo di riservatezza per avviare le discussioni sul progetto di rete unica che dovrebbe unire FiberCop (partecipata al 37,5% del capitale da Kkr) con Open Fiber (controllata a 60% da Cassa Depositi & Prestiti) e arrivare, indicativamente entro il 30 aprile, alla sottoscrizione di un protocollo di intesa sul perimetro e i principali criteri di valutazione
del progetto.FiberCop ha chiuso il 2021 con 977 milioni di ricavi, un ebitda di 852 milioni e un utile di 321 milioni, mentre Open Fiber conta su un giro d'affari di 380 milioni e un margine operativo lordo di 152 milioni.
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