Tim rilancia sul Brasile. Sul piatto 2,7 miliardi per Oi

Il 4 agosto i dati del semestre, il fattore virus

Tim rilancia sul Brasile. Sul piatto 2,7 miliardi per Oi

Tim, con Telefonica Brasil (Vivo) e Claro, ha rilanciato sull'offerta fatta Highline do Brasil per acquisire alcuni asset di Oi, il quarto operatore del Brasile. La cordata punta a diventare «stalking horse», ossia «primo offerente», con la possibilità di pareggiare le offerte dei concorrenti, nella gara che si svolgerà in autunno per Oi. L'offerta della cordata Tim-Claro-Telefonica è passata così da 2,5 a 2,7 miliardi di euro (3,2 miliardi di dollari). L'operazione prevede anche la possibilità di firmare contratti a lungo termine per l'utilizzo dell'infrastruttura realizzata da Oi. La società guidata da Luigi Gubitosi (in foto) conta che nella gara sia tenuto in considerazione anche le sinergie e la tecnologia che possono venire offerte, a differenza di Highline che è uno sviluppatore di soluzioni per tlc e non un operatore. Ieri in Borsa in apertura Tim era scattata in rialzo dopo aver perso oltre il 3% il giorno precedente. Ma a fine giornata il titolo ha chiuso nuovamente in calo dello 0,63%. La società fornirà i risultati i risultati del semestre il 4 agosto prossimo. Come è già accaduto ad altri operatori di tlc, come Vodafone e Kpn, gli analisti si attendono un calo del fatturato. La pandemia ha decuplicato il traffico dati, ma anche tagliato ricavi importanti come il roaming, vista l'assenza del turismo e nuovi servizi dedicati alle imprese. Anche lo stallo sulle trattative per la rete in fibra unica con Open Fiber non aiuta una ripresa in Borsa di Tim.

La crescita in Brasile rappresenta comunque una notizia favorevole, come hanno sottolineato anche gli analisti di Equita, nonostante la maggiore offerta. «Al prezzo proposto - spiega Equita-, stimiamo che l'asset venga valutato tra le 8 e le 9 volte il rapporto enterprise value e margine operativo lordo pre-sinergie, ma meno di 5 volte post sinergie».

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