Se il commissario straordinario Luigi Gubitosi aveva confidato qualche giorno fa di "aspettarsi a breve delle decisioni del governo", ora un messaggio molto forte da parte dell'esecutivo è arrivato. Su Alitalia la direzione è tracciata: si punta di fatto ad una rinazionalizzazione, con il 51% della compagnia "in mano all'Italia". L'idea arriva dal fronte M5S del governo giallo-verde e precisamente dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. "La faremo tornare compagnia di bandiera. L'italianità sarà fondamentale - spiega a Rainews24 - "Al momento non vorrei parlare di partner, l'importante è farla volare. Riusciremo a salvarla mantenendola italiana". Assist prontamente colto dal collega al Lavoro e vicepremier Luigi Di maio, che durante l'informativa urgente sulle crisi aziendali alla Camera assicura che si spenderà "in prima persona con tutti i player internazionali per trovare un futuro all'azienda Alitalia". Nomi dei possibili acquirenti? Al momento tutti tengono un profilo molto abbottonato al riguardo, anche perché, spiega il capo politico dei pentastellati, "sono in corso da parte di questo governo le interlocuzioni necessarie per assicurare un futuro a questa azienda, per tutelare al meglio le esigenze dei lavoratori e del Gruppo".
La parola d'ordine in questa fase delicatissima è "progetto stabile", con la favorita Lufthansa che viene annoverata 'solò tra "le offerte interessanti" dal sottosegretario al carroccio Armando Siri. Il tempo però stringe con due scadenze tagliola: il 31 ottobre è la deadline per la vendita del vettore, mentre a metà dicembre scade il termine per la restituzione del prestito ponte. Il prossimo incontro al Mit, dopo una prima riunione l'11 luglio scorso, è fissato per il 27 luglio. I commissari hanno consegnato al governo il faldone completo, sottolineando come "ci sono stati dei progressi in quest'anno" e di come sia "importante stabilizzare questi progressi con interventi strutturali". Situazione che però, in attesa della vendita vera e propria, non viene certo giudicata rosea dal governo. Tanto che lo stesso Di Maio ha annunciato che "saranno puniti i responsabili della gestione Alitalia", arrivando anche a paventare possibili azioni di responsabili per gli ex manager.
L'impressione che è che il viaggio - anzi il volo - per tornare ad essere compagnia di bandiera non sarà certo facile.E sul tema anche il premier Conte ha detto la sua spiegando che "prenderemo in mano il dossier a breve e ci confronteremo".
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