Le tredicesime che saranno pagate tra due settimane a lavoratori e pensionati italiani serviranno per la maggior parte a pagare tasse e bollette.
È quanto sottolineano le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Quest'anno l'ammontare dell'attesa gratifica natalizia è di 34,40 miliardi di euro ripartite in questo modo: 9,2 miliardi ai pensionati (come nel 2014), 9,5 miliardi ai lavoratori pubblici (+1,00%), 15,7 mld (0,6%) ai dipendenti privati (agricoltura, industria e terziario).
Ma la tredicesima sarà impiegata per pagare gli aumenti iniziati a gennaio 2016 con tariffe autostradali, benzina, bolli, accise, Tari; tariffe idriche, elettriche e del gas; e un'altra serie infinita di spese che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a pagare, in particolare Tasi e Imu seconda casa, da saldare entro il 16 dicembre.
"Il risultato è che l'85,4% dell'agognata gratifica natalizia sarà decurtata.
Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 34,40 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest'anno, il 14,6%, ossia 5,1 miliardi di euro, come nel 2015, resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati" rilevano i presidenti di Adusbef, Elio Lannutti, e di Federconsumatori, Rosario Trefiletti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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