Per il turismo d'affari ora è tempo d'innovazione

Per il turismo d'affari ora è tempo d'innovazione

Telefonare, guardare un film tramite Wi-Fi sul tablet, navigare su Internet, o prenotare un taxi, il tutto a bordo di un aereo in volo. Attività fino a oggi impensabili, ma che potrebbero diventare realtà. Se ne è parlato a Milano, a proposito delle nuove sfide che attendono le aziende, in un forum organizzato da Carlson Wagonlit Travel.
Presente in 150 Paesi con 19mila collaboratori, la società Usa si occupa della gestione dei viaggi d'affari e dell'organizzazione di meeting ed eventi: oltre 60,3 milioni le transazioni gestite nel 2013, per un giro d'affari di 26,9 miliardi di dollari (tra uffici di proprietà e joint venture). Anche in Italia la compagnia è prima nel settore, con oltre 80 anni di attività alle spalle, otto business center e 800 collaboratori sul territorio. L'offerta si rivolge alle multinazionali ma anche alle Pmi e alle istituzioni, con l'obiettivo di aiutare i clienti a ottimizzare il budget e i processi legati ai viaggi, agli eventi e ai meeting.
Tema fondamentale diventa quindi l'innovazione, «uno dei pilastri della nostra strategia», ha affermato il nuovo ad di Cwt Italia, Antonio Calegari. Due strumenti che la società ha già lanciato in questa direzione sono Cwt Hotel Intel, social media dedicato ai viaggiatori per condividere informazioni sugli hotel con i colleghi, e l'app Cwt To Go, per gestire e tenere sotto controllo tutti gli aspetti del viaggio.

Iniziative che vanno incontro alle innovazioni già in atto o future nello scenario aereo e alberghiero, illustrate al forum. Tra le più curiose, la realizzazione negli scali di lounge con postazioni di lavoro, aree relax e centri fitness o benessere, e la possibilità di personalizzare la propria camera in hotel.

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