"Per tutte le donne che sono ogni donna": ecco il nuovo stile Deha

Il marchio di abbigliamento cambia strategia e "arruola" la Canalis

"Per tutte le donne che sono ogni donna": ecco il nuovo stile Deha

"Per tutte le donne che sono ogni donna". È il nuovo claim dell'azienda di abbigliamento Deha che vuole esaltare i molteplici aspetti di ogni donna nelle varie situazioni quotidiane.

Il tutto parte da un'assioma: "Ogni donna è: mamma, professionista, moglie, sexy, seducente, sportiva, frivola, divertente, innamorata... Ogni donna sa ascoltare e ascoltarsi, sa essere determinata e organizzata, solidale e complice e sa ritagliare il proprio spazio per ritrovare quell’energia fisica e mentale sempre più indispensabile per il proprio benessere". Un concetto incarnato bene dalla nuova testimonial, Elisabetta Canalis, che nelle scorse settimane ha posato orgogliosa col pancione.

Un approccio, spiegano, che si contrappone agli stereotipi del settore che promuovono "un’apparenza da manichino" invece di valorizzare la femminilità caratteristica e unica di ogni donna. Per questo il marchio sta provando a riposizionarsi, anche grazie a un team di consulenti guidato da Carlo Fei: "Il nuovo posizionamento vuole essere uno slancio verso la femminilità e il mondo femminile che trova una risposta in tutte le nuove linee e le proposte Deha", ha detto Fei, "Un’interpretazione contemporanea che si differenzia dai modelli ormai arcaici e non credibili che si riferiscono alla donna bambolina".

"Ci siamo immediatamente appassionati al progetto che prevede un mandato su quattro capitoli fondamentali: disegnare la nuova brand strategy, adeguare l’organizzazione manageriale, crescere nei mercati internazionali e guidare il passaggio generazionale", ha aggiunto Fei, "È un’azienda presente da quasi 50 anni che ha la vocazione ad innovare. Forse non tutti lo sanno, ma grazie all’energia e alla visione dei fondatori (Renato Vendramel e Raimondo Tauro ndr) è stata l’apripista del mercato delle felpe in Italia e ha giocato un ruolo fondamentale nel successo negli anni novanta di un noto marchio del settore. Un Dna aziendale quindi perfettamente a proprio agio nel gestire il futuro con passione ed energia"

Un cambiamento che si rifletterà sulle prossime collezioni, che si articoleranno in linee dedicate non a target diversi, ma alle diverse anime della stessa donna e nella nuova campagna di comunicazione che vedrò come protagonista la Canalis che si farà portavoce "di un contenuto vero e credibile perché vissuto e condiviso". La collezione si rivolge sempre più al settore fashion-activewear, aggiungendo la componente "design" ai capi destinati alle performance sportive ed allargando le occasioni d’uso a tutti i momenti della giornata.

Meeting Group, a cui Deha fa capo, è un’azienda con un profondo know how in grado di gestire internamente l’intera filiera del capo d’abbigliamento: dalla genesi dello stile alla modellistica, alla produzione ed al lancio commerciale sul mercato. Oggi Meeting gestisce anche Rude Riders un marchio super-premium rivolto ai bikers d’Oltreoceano e Wrights brand di innovative denim maschile. Ma in particolare il marchio Deha, nato nel 2005 come celebrazione del mondo della danza, si è affermato rapidamente grazie al suo stile riconoscibile ma mai strillato, ad una qualità e morbidezza caratteristiche ed una vestibilità molto femminile.

"Al momento il mercato estero rappresenta per il nostro gruppo circa il 50% del fatturato", ha detto il marketing manager Brenno, figlio di Raimondo Tauro, "Considerando il successo che l’activewear sta riscuotendo in tutto il mondo e in forza del nostro nuovo posizionamento, destineremo le nostre energie commerciali a consolidare la nostra posizione sul mercato Italiano e a rafforzare la nostra storica presenza in alcuni paesi europei (Russia compresa) ed entrare in modo più strutturato negli USA” Gian Andrea, figlio di Renato Vendramel e responsabile del brand Rude Riders, ispirato al mondo dei “bikers” californiani, acquisito in licenza nel 2014 dal gruppo, affianca il padre nella gestione dell’area stile di Meeting e racconta: “nella nostra azienda la genesi delle collezioni segue un modello organizzato, in cui creatività, lato commerciale e produzione marciano di pari passo. Questo ci rende più vicini alle dinamiche di mercato, più efficienti, e facilita il dialogo con i vari stakeholders e con il cliente finale".

Nel 2014 il fatturato di Meeting Group S.p.A.

è stato di circa 28 milioni di euro, di cui il 52% in Italia ed il restante 48% legato all’export. Deha, marchio leader del gruppo, è forte di 650 negozi multibrand in Italia e 500 all’estero, i monomarca sono invece 16 di cui 6 in Italia e 10 all’estero (Europa e paesi dell’Est Europa).

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