Gli Stati Uniti si isolano, l'Unione Europea stringe nuove amicizie. E così, dopo la pioggia di dazi su alluminio e acciaio imposti da Washington, Bruxelles ora guarda all'Asia e firma un accordo commerciale con il Giappone. L'intesa - la più importante mai firmata dall'Ue - è destinata a creare la più grande area di libero scambio al mondo e risponde - sul piano politico - al crescente protezionismo degli Stati Uniti.
"Con il più grande accordo commerciale bilaterale di sempre, oggi cementiamo l'amicizia nippo-europeo", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, dopo la firma con il premier giapponese, Shinzo Abe. "Geograficamente siamo lontani, ma politicamente e economicamente non potremmo essere più vicini" grazie a "valori condivisi della democrazia liberale, dei diritti umani e dello stato di diritto", ha spiegato Tusk. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, parla invece di "momento storico per la partnership" tra Ue e Giappone. "Non può esserci unità dove c'è unilateralismo", ha chiosato riferendosi probabilmente alle mosse del presidente americano Trump.
Una volta ratificato dal Parlamento europeo e dalla Dieta giapponese, l'accordo dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2019. L'Italia ha dato il suo consenso alla firma da parte dell'Ue il 6 luglio scorso, non sollevando obiezioni nella procedura scritta avviata in sede di Consiglio (l'istituzione europea che rappresenta i governi, ndr). L'accordo Economic Partnership Agreement dovrebbe portare all'azzeramento dei dazi sul 90% degli scambi commerciali tra Ue e Giappone oltre all'eliminazione di una serie di barriere non tariffarie.
Cosa prevede l'accordo
Secondo la Commissione, l'accordo permetterà di rimuovere circa un miliardo di dazi pagati ogni anno dalle imprese Ue per esportare verso il Giappone. L'intesa eliminerà anche una serie di barriere regolamentari in diversi settori, tra cui quello delle automobili (anche se i dazi verranno eliminati progressivamente in un periodo di 7 anni).
Nel settore agricolo saranno azzerati i dazi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar (attualmente sono al 29,8%) e sui vicini (attualmente al 15% in media). L'Ue dovrebbe aumentare in modo consistente le sue esportazioni di manzo, mentre sulla carne di maiale ci sarà un dazio zero per la carne processata. Sempre nel settore agricolo, il Giappone garantirà oltre 200 indicazioni geografiche europee.
L'accordo prevede aperture anche nei settori dei servizi, in particolare per i servizi finanziari, l'e-commerce, le telecomunicazioni e i trasporti. Le imprese Ue avranno accesso agli appalti pubblici di 48 città giapponesi.
Tokyo dovrà inoltre rimuovere gli ostacoli per partecipare agli appalti nel settore ferroviario a livello nazionale.In totale, l'accordo potrebbe portare a un aumento delle esportazioni Ue verso il Giappone del 13,2% (circa 13,5 miliardi di euro).
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