Unipol al 24,6% della Bper. Prove tecniche di terzo polo

Attestato di fiducia prima del nuovo piano di Papa

Unipol al 24,6% della Bper. Prove tecniche di terzo polo
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Prove tecniche di terzo polo. Dagli ultimi aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge un importante passo in avanti del Gruppo Unipol nell'azionariato di Bper. La compagnia assicurativa bolognese, già azionista di riferimento di Bper con una quota del 19,85%, ha virtualmente aggiunto una quota ulteriore pari al 4,77% tramite un contratto di tipo "share swap" con scadenza al 25 febbraio 2028. L'operazione, effettuata tramite UnipolSai, rappresenta un attestato di fiducia circa le prospettive di Bper in quanto lo share swap esprime una posizione rialzista e che dunque premierà Unipol nel caso in cui le azioni di Bper acquisino valore nel tempo. A livello pratico lo swap non comporta un aumento della quota azionaria nella banca emiliana, perchè per superare la soglia del 20% è necessaria una nuova autorizzazione da parte della Bce.

Il gruppo assicurativo-bancario presieduto da Carlo Cimbri dimostra però di credere fermamente nelle potenzialità del nuovo piano industriale che l'istituto presenterà a ottobre e a cui sta lavorando il team guidato dal nuovo amministratore delegato di Bper, Franco Gianni Papa. «Nell'ambito della propria strategia di investimento, UnipolSai ha ritenuto che la sottoscrizione del contratto rappresenti un'interessante opportunità di investimento, in considerazione delle prospettive di rendimento complessivo del titolo Bper», rimarca la compagnia bolognese nelle dichiarazioni di intenzioni cui è tenuta a seguito del superamento della soglia del 20% del capitale di Bper considerando la partecipazione aggregata tra azioni e strumenti finanziari. Il gruppo Unipol specifica inoltre che «non intende acquisire ulteriori azioni di Bper né esercitare il controllo, anche di fatto, sulla banca». E tuttavia non è inverosimile immaginare che ciò possa rappresentare un passo in direzione di un rafforzamento più duraturo. Del resto, l'operazione arriva alla vigilia dell'assemblea di Bper che avrà a oggetto il Piano di incentivazione e remunerazione, ma che è anche l'occasione perchè i soci si contino anche solo idealmente. Per non dire del fatto che proprio in queste settimane il gruppo Unipol è di nuovo al centro di rumors per un eventuale consolidamento a livello di sistema nella prospettiva di un'aggregazione con Mps (il lock up sulle quote del Tesoro è da poco scaduto).

Cimbri ha di recente smentito la prospettiva (sebbene abbia precisato «mai dire mai»).

Dilà del nome del futuro partner di Siena, se e quando verrà scelto, è evidente che una quota più rotonda di Unipol in Bper consentirebbe alla holding bolognese di diluirsi meno a seguito di una potenziale aggregazione.

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