Una volta su due il Fisco sbaglia. E fare ricorso paga, ma è un'impresa

Nel 2013 presentati dagli imprenditori 250 mila ricorsi ma per conoscere l'esito bisogna aspettare in media 865 giorni

Una volta su due il Fisco sbaglia. E fare ricorso paga, ma è un'impresa

Più di una volta su due il Fisco ha torto. Lo dimostrano i numeri pubblicati alla fine di giugno dal ministero dell'Economia e riportati da Repubblica. In pratica, in caso di contenzioso legale, più di un euro su due reclamato dall'Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza risulta illegittimo. Insomma, fare ricorso paga. Il problema è che, una volta entrato nel girone infernale del processo, l'imprenditore deve fare i conti con le parcelle degli avvocati e con la lentezza della macchina della giustizia. Per conoscere l'esito del contenzioso passano in media 865 giorni: un'eternità. Nel 2013, gli imprenditori hanno presentato più di 250mila ricorsi fiscali. E sempre nello stesso anno il 45% dei ricorsi si è concluso a favore del contribuente contro il 41% a favore degli uffici pubblici.

Oltre il danno poi la beffa: quando è l'ufficio pubblico a vincere la causa in tribunale, ha diritto a un terzo della somma in gioco subito, un terzo dopo il primo grado e al saldo in appello. Quando invece si tratta del piccolo imprenditore inzierà a venire rimoborsato soltanto dopo aver vinto in Cassazione.

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