Un organo per commissariare di fatto i Paesi dell'Unione Europea. Berlino non usa giri di parole. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, chiede la creazione di un’autorità indipendente incaricata di controllare i bilanci pubblici dei Paesi dell’Eurozona e il rispetto delle regole di stabilità. In un articolo scritto per il settimanale tedesco ’Focus’, Weidmann afferma: "Proprio rispetto all’attuale ruolo della Commissione Ue molti elementi parlano a favore di trasferire a un’autorità indipendente i suoi compiti di controllo dei bilanci e del rispetto delle norme. Questa autorità avrebbe in questo modo un compito chiaro e un mandato univoco e non sarebbe inclusa nel processo di negoziati dell’Europa".
Weidmann rimprovera alla Commissione di considerare scarsamente il rispetto delle regole: "L’applicazione politica delle regole piuttosto permissiva da parte della Commissione europea minaccia di annullare la credibilità e l’efficacia dei vincoli", mentre affronta anche la questione di un’ulteriore suddivisione dei rischi finanziari all’interno di Eurolandia. "Nei rapporti tra i Paesi non va bene se uno può ordinare e alla fine tutti devono pagare. La responsabilità e il controllo devono essere in armonia nell’Unione monetaria". Weidmann ha infine messo in guardia da crescenti interventi della politica nelle decisioni delle banche centrali.Il piano tedesco sarebbe una disgrazia per chi, come l'Italia, vuole rinegoziare con i vertici Ue la flessibilità sul vincolo del 3% o del pareggio di bilancio.
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