Ecopass, disagi e polemiche a Milano Call center aperto fino alle 24

A Milano linee bollenti, ritardi per gli ok degli sms. Gallera (Fi) critica l'assessore Croci. Pd e An: moratoria per le multe. La Lega: chiudere il centro alle auto. Potenziati numero verde e Infoline, abbonamenti: proroga fino al 18 gennaio per l'attivazione. Scrivi al Giornale.it. Leggi i commenti. Vota

Ecopass, disagi e polemiche a Milano 
Call center aperto fino alle 24
Milano - Ancora problemi, lunghe attese ai centralini telefonici (soprattutto in mattinata) e per gli ok all'attivazione del ticket via sms per entrare con l'Ecopass in centro a Milano. Con polemiche innescate dal capogruppo di Fi, Gallera contro l'assessore Croci, per disagi e disservizi. Mentre Pd e An chiedono una "moratoria" per le multe. Il Comune interviene e potenzia call center e Infoline, Sms regolare dalle 17.
Nonostante la leggera nevicata, che dalle prime ore di questa mattina cade sul capoluogo lombardo, nella fascia considerata di maggior affluenza al centro (7,30-10,30) non si sono verificati disagi alla circolazione. Lungo la Cerchia dei Bastioni e nei varchi di ingresso all’Ecopass Area gli automobilisti non hanno incontrato code e ingorghi, complice una città ancora "vacanziera" come tradizionalmente avviene nella settimana fra Capodanno e Befana. «Anche questa mattina abbiamo monitorato ogni varco di accesso e la situazione del traffico è pienamente sotto controllo», ha assicurato Emiliano Bezzon, comandante della polizia locale di Milano.

Attese ai centralini e per le conferme via sms Sul fronte dei sistemi telematici per la regolarizzazione dei permessi, invece, si registrano ancora problemi e polemiche. Linee bollenti anche oggi e lunghe attese per la risposta di conferma delle attivazioni richieste via sms. Anche se in giornata la situazione è andata migliorando, con attese più brevi per la risposta dell’operatore al numero verde, attivazione via internet praticamente immediata così come quella attraverso carta di credito. Nel secondo giorno di sperimentazione della pollution charge, è di 1 minuto e 23 secondi il tempo medio di attesa prima di una risposta chiamando il numero verde dell’Ecopass. I dati forniti da Palazzo Marino, dopo i disagi e le criticità della giornata di ieri, parlano di 14.254 telefonate gestite fino alle 13.30 di oggi, di un tempo massimo di attesa di 2 minuti e 59 secondi, di un tempo medio di chiamata di 2 minuti e 48 secondi e di un tempo massimo di 5 minuti e 19 secondi. Quanto allo 020202, l’infoline del Comune ha gestito fino alle 13.30, 3.043 telefonate, di cui 2.964 per notizie sull’Ecopass. Il tempio media di attesa è di 3 minuti d 10 secondi, il tempo massimo di 6 minuti e 5 secondi, il tempo medio di chiamata di 3 minuti e 11 secondi e il tempo massimo di 7 minuti e 59 secondi.
Al numero verde 800.437.437 si è ridotta l’attesa per la risposta dell’operatore, che al termine della procedura conferma l’attivazione e annuncia un sms di conferma, che però tarda ad arrivare. Nessun problema se si sceglie di utilizzare il servizio online attraverso il sito www.comune.milano/ecopass, sia per l’acquisto con carta di credito sia per l’attivazione, se già in possesso di una card. Ancora difficoltà invece con il servizio sms, al numero 339.9940437: in questo caso, occorre attendere anche diverse ore prima di ricevere il messaggio di risposta con la conferma.

Gallera (Fi) contro l'assessore Croci Davanti alle falle organizzative "che vanno al di là di ciò che poteva essere previsto", Giulio Gallera, capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano, assolve il sindaco ma chiama in causa le responsabilità dell’assessore alla Mobilità, Edoardo Croci e chiede in tempi brevi una verifica con "per capire se questi disagi sono fisiologici oppure sono il frutto di noncuranza e di una sottovalutazione di alcuni aspetti". «Per quanto riguarda il numero verde e il sito internet, - dice Gallera - ci aspettavamo qualche cosa di meglio. Qualche responsabilità da parte dell’assessorato ai trasporti c’è. Che già dal 2 di gennaio sorgano tutti questi problemi mi sembra eccessivo". Eppure Gallera si guarda bene dall’imputare al sindaco ogni tipo di responsabilità sui problemi della macchina organizzativa. "La responsabilità è di tutti, tranne che del sindaco Moratti. Il sindaco ha una squadra di 60 dirigenti, 18 mila dipendenti e 16 assessori. Non è lei che deve controllare che il numero verde funzioni". "Non è assolutamente una questione di sfiducia politica. Faccio riferimento a Croci non per una critica rivolta direttamente a lui, ma perché l’assessore è il coordinatore della cabina di regia sull’ecopass: dunque il referente politico a cui dobbiamo chiedere conto dei problemi che si sono registrati". Così più tardi Gallera, spiega la sua posizione riguardo alla richiesta di una verifica con l’assessore comunale alla Mobilità. E una bacchettata è arrivata anche dal presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri (Fi): "Se il sistema non opera a dovere c’è il rischio che non si riesca più a distinguere tra le legittime osservazioni politiche sul provvedimento e le comprensibili critiche sul suo concreto funzionamento".

Croci: problemi risolti e in via di risoluzione Per parte sua l’assessore Croci non si è fatto scalfire dalle critiche, rimanendo inflessibile dinanzi a qualunque richiesta di moratorie sulle multe. "Come ha già detto il sindaco - ha affermato Croci - è normale che nei primi giorni ci siano problemi tecnici: in parte sono stati risolti, in parte sono in via di risoluzione". "Quanto agli effetti attesi - spiega Croci - l’avvio della sperimentazione sta andando bene. C’è stata una forte riduzione dei veicoli inquinanti in ingresso in centro, il 20% del totale invece che il 40% registrato normalmente, e c’è una diminuzione del congestionamento, ulteriore rispetto alla riduzione dovuta al periodo di festività: l’Agenzia della Mobilità l’ha stimata del 43%, che però si ridimensionerà la prossima settimana". Quanto alla moratoria sulle multe di questi primi giorni, chiesta dal gruppo consiliare del Pd, «non è fattibile , tecnicamente e giuridicamente, ma la proroga fino al 18 gennaio per i pagamenti con Rid bancario, per l’abbonamento residenti e il carnet di 50 passaggi agevolati, a valere retroattivamente fino al 2 gennaio - spiega Croci - funzionerà di fatto come una forma di diluizione del pagamento, senza parlare di moratoria, per la metà degli ingressi, che sono appunto riferibili a queste forme di ecopass. L’altra metà, i giornalieri, devono essere pagati invece entro il giorno dopo".

Pd e An: "Moratoria per le multe" La rappresentenza del Pd in consiglio comunale chiede una "moratoria" per le multe comminate nei primi due giorni di Ecopass. Una richiesta indirizzata all’amministrazione comunale per sollevare gli automobilisti milanesi che hanno patito disservizi al debutto del ticket "da responsabilità che non gli competono". Per questo il Pd ha chiesto la moratoria, la convocazione immediata per il 7 gennaio prossimo della Commissione trasporti per un’audizione dell’Assessore Croci per verificare le responsabilità di questi disservizi. E anche Carlo Fidanza, capogruppo di An, lancia l’idea di una settimana di circolazione libera. "Per dare un segnale di vicinanza ai nostri cittadini, propongo una settimana di circolazione libera per tutti coloro che possono dimostrare di aver tentato almeno tre volte o di aver trascorso più di 15 minuti alla cornetta nel vano tentativo di attivare ecopass". Il capogruppo di Alleanza Nazionale non ha nascosto l’imbarazzo davanti ai problemi tecnici dimostrati dalla macchina organizzativa. "Peccato - ha affermato - speravo che una volta chiesto a migliaia di milanesi di mettere mano al portafoglio si potesse garantire loro di non perdere le loro ore incollati al telefono. Mi auguro che vengano chiarite al più presto le responsabilità di questi inaccettabili disservizi".

Boni (Lega): chiudere il centro storico alle auto In merito all’entrata in vigore dell’Ecopass a Milano, è intervenuto il capodelegazione della Lega Nord in giunta regionale lombarda, Davide Boni che "da cittadino e da amministratore" si augura "che in poche settimane" di riuscire a capire se l’introduzione dell’Ecopass abbia portato o meno dei cambiamenti sostanziali alla qualità dell’aria di Milano "suggerendo, come alternativa, l’intera chiusura di tutto il centro storico". Certo che se la cura adottata non dovesse risolvere il problema, diventerà allora inevitabile adottare una soluzione alternativa: "Si potrebbe pensare di chiudere il centro di Milano, fermo restando un necessario potenziamento dei mezzi pubblici. Il dato di fatto è che ormai circolano troppe auto e probabilmente solo un rimedio drastico come la chiusura".

Oltre 61mila ingressi in centro Si è conclusa la seconda giornata dell’ecopass milanese. Secondo i dati forniti da Palazzo Marino, dalle 7.30 alle 19.30 sono stati 61.859 gli ingressi nella Cerchia dei Bastioni: 51.510 auto e 10.349 mezzi merci, per una situazione sostanzialmente invariata rispetto a quella di ieri. Quanto alle classi di autoveicoli, della 1 (non pagante) è entrato il 2,1 per cento dei mezzi, della classe 2 (non pagante) il 77,9 per cento, della 3; l’8,6 per cento, della 4 l’11,4 per cento e della 5 nessuna. Per quanto riguarda le classi dei mezzi merci, della 1 è entrato l’1,5 per cento, della 2 il 39,1 per cento, della 3 il 4,9 per cento, della 4 il 40,9 per cento e della 5 il 13,6 per cento. I dati delle attivazioni dell’ecopass forniti dal Comune parlano di 3.981 attivazioni nella giornata di oggi fino alle 17, 2.429 ecopass giornalieri, 409 carnet, 787 multipli agevolati e 358 ecopass residenti.Le telefonate gestite dal numero verde sono state 18.388, quelle dall’infoline 5.393.

Smog sopra la soglia ma in calo Dopo il primo giorno di Ecopass i valori di Pm10 nell’atmosfera sono ancora sopra la soglia di attenzione ma sensibilmente diminuiti rispetto al primo gennaio. Le centraline dell’ Arpa hanno rilevato ieri a Milano città studi un valore di polveri sottili di 65 mg/mc, a Milano Verziere di 64 mg/mc. A Monza si sono registrati 58 mg/mc, a Limito di Pioltello 76 mg/mc, ad Arese 63 mg/mc.

A ruba i ticket cartecei Biglietti terminati e nuovi rifornimenti richiesti più volte. A poco più di 24 ore dall’entrata in vigore dell’Ecopass, il metodo preferito dai milanesi per garantirsi l’ingresso nella cerchia di Bastioni senza incappare in una multa sembra quello dei tagliandi cartacei: forse perché più semplici da utilizzare o forse per ovviare ai disagi nei sistemi di attivazione e acquisto informatici. In particolare il biglietto più gettonato è quello da 2 euro. Già stamani, quando il traffico è ancora scorrevole per le giornate di festa e molti milanesi hanno lasciato a casa l’auto per la neve, le rivendite del centro hanno quasi terminato i tagliandi. Il titolare dell’edicola di piazza San Babila racconta che "in questi giorni abbiamo venduto moltissimi tagliandi e proprio oggi ho fatto la terza richiesta di rifornimento. In più ho terminato quelli da due euro: siamo letteralmente sommersi dalle richieste". È ancora possibile reperire i tagliandi presso gli Atm Point che, però, sono affollati a qualsiasi ora: "Non abbiamo problemi di disponibilità - spiega un addetto del centro di piazza Duomo -, ma abbiamo venduto tantissimi tagliandi".

Il ministro Di Pietro: "Moratti coraggiosa" Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, definisce sul suo blog «coraggiosa» la decisione del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di far pagare un pedaggio ai veicoli più inquinanti che entrano nel centro della città. Secondo il leader dell’Italia dei Valori il sindaco «Ha fortemente voluto l’introduzione di questa tassa - scrive - per diminuire l’inquinamento e lo ha fatto anche contro parte della sua stessa maggioranza. Gli esiti del ticket saranno valutabili nei prossimi mesi, ma questa misura è comunque un forte segnale di inversione di rotta nell’occupazione delle città da parte degli autoveicoli privati e quindi nell’emissione di veleni in quantità industriale nell’aria. Letizia Moratti ha avuto il coraggio del "fare", molto raro in un Paese dominato dalle chiacchiere. Può essere che la misura introdotta sia parzialmente efficace, ma è un punto di partenza».

Sondaggio Sky: il 52% lo vuole in altre città L’Ecopass andrebbe applicato anche in altre città: è quello che pensa il 52% dei partecipanti al sondaggio quotidiano di Sky Tg24.

La maggioranza dei votanti, infatti, vorrebbe vedere applicato anche ad altre città il provvedimento che a Milano consente alle macchine inquinanti di entrare in centro solo pagando un pedaggio. Al contrario, il restante 48% si dice contrario all’estensione di questa misura.

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