I Fratelli musulmani non sono più soli in Egitto: dovranno vedersela con un partito confessionale in certo senso speculare che rappresenterà i cristiani del Paese e che si chiamerà appunto «Fratelli cristiani». La sfida al movimento che ha vinto le prime libere elezioni parlamentari egiziane e anche quelle presidenziali, e che ora esprime con Mohammed Morsi anche il capo dello Stato, è stata lanciata da un gruppo di attivisti copti, al vertice dei quali ci sono il noto avvocato Mamdouh Nakhla, direttore del Centro per i Diritti Umani «al-Kalima» del Cairo, e Michel Fahmi.
Proprio Fahmi ha spiegato che si tratta di un progetto nato nel 2005 «quando avevamo notato il rafforzarsi dei gruppi religiosi in Egitto».
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