La vita di Papa Wojtyla e quella di Enzo Ferrari, le vicende della famiglia Savoia e la carriera di Vittorio De Sica. Sono i personaggi che saranno protagonisti della nuova edizione di Vite straordinarie (da mercoledì 5 in prima serata su Rete 4). A condurre le puntate, costruite come dei veri e propri reportage, visitando i luoghi chiave della vita dei protagonisti e incontrando le persone che sono state loro vicine, c’è di nuovo Elena Guarnieri, mente e cuore del programma sin dalla sua prima edizione. «All’inizio erano solo vite di santi, poi ci siamo allargati a sportivi, storici e miti dello spettacolo», dice Guarnieri.
Qual è l’intenzione?
«Dare spaccati di storia: unendo l’aspetto culturale a quello più popolare, per raccontare la storia senza annoiare».
La prima puntata è su Papa Wojtyla, ci sarà qualcosa di nuovo?
«Eccome: abbiamo raccolto testimonianze dirette, come quella dell’amica Wanda Poltawska, e siamo entrati nei suoi luoghi, come la cava in cui lavorava».
E i temi delle puntate successive, come li avete scelti?
«I Savoia perché si avvicinano i 150 anni dell’Unità d’Italia, abbiamo voluto farli raccontare da loro, con una lunga intervista a Vittorio Emanuele. Enzo Ferrari perché è stato un genio, ha inventato qualcosa di intramontabile e ha avuto una vita privata particolare, diviso tra due famiglie. E Vittorio De Sica, anche lui è stato un genio dello spettacolo con una vita incredibile, è stato uno tra i primi ad avere il coraggio di divorziare».
Quali sono gli ingredienti che fanno di Vite straordinarie un programma molto seguito?
«Io ci metto tanta passione e la gente lo percepisce. Il fatto di andare sui luoghi in cui il personaggio ha vissuto rende il racconto più vero. E la gente ha voglia di conoscere non solo gli aspetti privati ma anche i contesti storici».
ite Straordinarie è passato sotto la cura di Videonews, la testata diretta da Claudio Brachino: è cambiato qualcosa?
«In realtà no, anche Videonews vuol puntare sul programma, facendone molte puntate. Il taglio è già giornalistico, con la mia troupe che va sul posto, e credo che rimarrà così».
Qual è stato il personaggio che più ha amato raccontare e quale resta il suo sogno?
«Madre Teresa, perché vedere dove viveva e la sua opera hanno cambiato la mia prospettiva sulla vita. Mi manca Adriano Celentano, mia passione sin da bambina. E poi vorrei raccontare Fidel Castro».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.