Roma -Una "ignobile strumentalizzazione" del lavoro di migliaia di uomini e donne della Protezione civile, "compresi quelli che non si riconoscono nell’attuale maggioranza", in cui si fanno "commenti vergognosi e riferimenti alla vicenda che mi ha devastato la vita a titolo personale" e che però "nulla ha a che vedere con il sistema di Protezione civile". E' quanto scrive il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso in una lettera inviata al candidato del Pd alla presidenza della Regione Lazio Emma Bonino dopo aver appreso di un volantino del Pd di Roma in cui vi sono pesanti riferimenti alla Protezione civile.
La lettera di Bertolaso Bertolaso afferma di aver dato mandato all’avvocatura dello Stato di tutelare il Dipartimento, "per rispetto delle istituzioni ed anche del momento politico, segnato da una campagna elettorale che resterà nella memoria degli italiani come una delle più ricche di offese tra gli schieramenti e più povere di contenuti, offuscati dalle grida e dalle ingiurie scambiate a gran voce dai contendenti". Nella lettera Bertolaso ricorda gli apprezzamenti ricevuti ad Haiti per il lavoro svolto dall’Italia e ribadisce come il sistema di protezione civile che viene attaccato è lo stesso che "tutti insieme abbiamo contribuito a realizzare e che si è imposto all’ammirazione dell’opinione pubblica internazionale". E invece nel volantino si "deride in modo squallido" proprio quel sistema.
Il volantino del Pd "Quelli 'che lavorano con la protezione civile...se la ridono!' (una delle frasi riportate nel volantino, ndr) - dice Bertolaso - è una frase inaccettabile, indegna, di una bassezza paurosa. Alle 3.32 di quella notte (il 6 aprile, ndr) io non ridevo e nessuno di noi lo ha fatto, con l’angoscia e l’ansia nel cuore, con la consapevolezza che ci attendevano giorni drammatici, ci siamo tutti precipitati a garantire quei soccorsi e quegli interventi ai quali moltissimi di noi hanno fornito un contributo determinante". Dunque "non è possibile accettare che si faccia la campagna elettorale usando frasi allusive e gravissime - prosegue il capo della Protezione Civile nella lettera alla Bonino - che denigrano una realtà come la protezione civile del nostro paese, che la stragrande maggioranza dei nostri connazionali stima ed apprezza per quello che ha saputo dimostrare in ogni situazione".
L'appello alla Bonino "So bene - conclude Bertolaso - che, con ogni probabilità non hai neppure visto il volantino con la tua fotografia e sono anche certo che, se tu lo avessi intercettato in tempo, non avresti dato il tuo ok ad un simile testo» visto che «sei una donna in gamba, preparata, capace e, come noi, abituata a lottare per i propri ideali senza guardare in faccia a nessuno". Ma "resta il fatto che il volantino è stato prodotto, firmato e considerato legittimo da chi l’ha redatto.
Perchè, con le vicende sia mediatiche sia politiche che mi hanno riguardato, è stata data l’impressione che fosse diventato lecito a chiunque sparare sulla Croce Rossa, come si diceva un tempo, e tirare in ballo la Protezione Civile". E questo "non è giusto né è serio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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