Enrico Ruggeri è come una bottiglia di vino buono, più «invecchia» e più si assaggia volentieri. E il vecchio leone, unico cantautore «rock» italiano (per un poliedrico come lui le virgolette sono d'obbligo...) che oggi rappresenta la Milano che suonava (bene) nelle cantine e sui palchi di mille pub, è tornato per questo Natale con un mucchio di novità. Anzitutto con un grande concerto che si terrà sabato a Sesto San Giovanni, l'ex Stalingrado d'Italia, e rigorosamente in piazza come si conviene per chi mette la musica al primo posto rispetto al glamour. Per chi ama l'autore di «Contessa» e «Nuovo swing» sono in arrivo, come regalo di Natale, il quarantesimo disco (la cui uscita è comunque prevista per il 17 gennaio) dal titolo emblematico, «La caverna di Platone», una raccolta di soli brani inediti; e poi, dulcis in fundo, il ritorno in tv in seconda serata con «Gli occhi del musicista», il programma che spalanca le porte sulla storia e sull'eredità del cantautorato italiano, al suo fianco Flora Canto.
Parola d'ordine, musica rigorosamente dal vivo, un aim tutt'altro che scontato nel mondo del digitale, delle hit fotocopia e delle basi musicali su chiavetta perfino su palchi prestigiosi come l'Arena di Verona. Ma per Ruggeri, che sulla cultura musicale è un integralista, le note vengono prima di tutto. E allora sarebbe un errore perdere il «live» che attende il pubblico alle ore 19,30 di sabato in piazza Petazzi, un concerto di musica e auguri gratuito e che «preferibilmente» si richiede di raggiungere con i mezzi pubblici perché il palco dista appena dieci minuti a piedi dalla metro di Sesto Rondò.
«La musica può ancora salvare il mondo ha dichiarato Ruggeri in vista del suo nuovo programma perché la guerra in Vietnam l'ha fermata la musica, le marce, John Lennon. Spero che anche oggi possa almeno suggerire ancora delle riflessioni». E il suo impegno per la musica ha continuato in questi anni a manifestarsi sotto varie forme e in molteplici occasioni, ad esempio e nel ruolo istituzionale che ricopre come membro del Consiglio Superiore dello Spettacolo, nomina dal Ministero della Cultura; e ancora come Presidente della Nazionale Italiana Cantanti con la quale ha contribuito a innumerevoli progetti benefici. Al concerto di sabato organizzato da SestoProloco e Comune di Sesto San Giovanni, Ruggeri eseguirà una scaletta dei suoi brani più celebri, compresi quelli con cui ha vinto due Festival di Sanremo, da «Contessa» a «Polvere», da «Il mare d'inverno» a «Il Portiere di Notte». Sarà questo un degno fil rouge con il programma che ha ripreso a condurre in Rai, una band dal vivo sempre presente.
Dopo la prima puntata dedicata al Natale, i prossimi temi affrontati da Ruggeri saranno i figli, la grande rivoluzione del beat negli anni Sessanta, la guerra e lo sport. L'ultima puntata, quella del 4 febbraio si parlerà dell'«altro» Sanremo, il festival della musica italiana che, ha criticato Ruggeri, nelle ultime edizioni «ha messo purtroppo al bando la musica d'autore...».
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