Gli esenti dal ticket nel mirino della Regione

L’incontro sulla manovra tra i rappresentanti delle regioni e quelli del governo è stato un flop, ma lei non si arrende e non perde la speranza di trovare un altro spiraglio per una intesa. «Il Governo è rimasto sulle sue posizioni - ha detto ieri mattina la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine delle celebrazioni per il centenario degli ordini sanitari - e anche noi. Con i Comuni un passo avanti a livello di accordo è stato fatto e credo che bisogna operare in quel senso. Lo stesso Tremonti assieme a noi si è reso conto che l’impatto della manovra sul trasporto pubblico locale è importante - ha aggiunto - e quindi si è reso disponibile a trovare una soluzione. Non ci dobbiamo demoralizzare - ha sottolineato Polverini - dobbiamo andare avanti e ricercare ancora di accordarci con il governo nazionale, che credo sia possibile».
Anche a proposito della protesta annunciata dai governatori Polverini getta acqua sul fuoco: la restituzione delle deleghe al governo - spiega in sostanza - «è un passaggio burocratico, amministrativo e di legge che è stato di nuovo portato al tavolo dal presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani. Dobbiamo sapere con chiarezza che non sarà una cosa immediata».
Intanto, però, pur nutrendo ancora speranze su un accordo, il presidente del Lazio sta cercando di spingere una serie di misure per fronteggiare la situazione di emergenza. Inutile sottolineare che il terreno di battaglia è soprattutto quello della sanità che, da solo, assorbe circa i due terzi dell’intero bilancio regionale. «Stiamo sottoscrivendo un accordo con l’Agenzia delle Entrate perché nella nostra regione - ha detto - per l’esenzione del ticket c’è ancora troppa autocertificazione». Stando agli ultimi dati disponibili, pubblicati da «Il Giornale» nei giorni scorsi, circa il 65 per cento degli assistiti dal servizio sanitario regionale risulta esonerato totalmente o parzialmente dal pagamento del ticket. «Siccome i dati sono a disposizione presso l’Agenzia delle Entrate che ce le può consegnare - ha spiegato il presidente del Lazio - da qui a poco tempo saremo in grado di stabilire in base al reddito certo chi ha diritto all’esenzione e chi no».
L’altro fronte sul quale l’azione razionalizzatrice della Regione comincia a farsi strada è quello del controllo della spesa e dell’omologazione dei costi delle forniture ospedaliere e ambulatoriali. «Venerdì scorso - ha spiegato ancora il presidente del Lazio - abbiamo consegnato al ministero dell’Economia l’articolazione della struttura amministrativa della centrale unica degli acquisti. È ancora in fase di elaborazione ma sarà operativa a breve».

Polverini ha ricordato che gli sprechi «si annidano anche nelle Asl» e che ricondurre la spesa «a livello centrale» anche con la Consip, «che è una struttura pubblica che sarà coinvolta, - ha detto - significherà risparmiare somme importanti».
Nell’ambito delle iniziative già avviate, sempre nel campo della sanità, va ricordato il commissariamento dell’Ares 118 che gestisce le ambulanze del pronto intervento cittadino.

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