Espugnare Bologna: c’è anche Milito

Espugnare Bologna: c’è anche Milito

Serve un'impresa come diciotto anni fa: 10 marzo 1991, ultimo volo del Grifo a Bologna nella massima serie. Risultato beneaugurante: 0-3 con tripletta di Pato Aguilera. L'anatroccolo non c'è più, in compenso è tornato il Principe (16 gol in 2.306 minuti) e la favola continua. Quarto il Genoa di Bagnoli, quarto vuole restare fino alla fine quello di Gasperini, consapevole di lottare per un obiettivo «che non capita tutti gli anni di giocarsi».
Vero. Al tavolo della Champions il Genoa è un ospite inatteso ed è per questo che le voci di mercato non danno tregua ai rossoblù (l'ultima? Milito alla Juve in cambio di Trezeguet), mentre lasciano in pace i soliti «invitati»: Roma e Fiorentina, in corsa per lo stesso traguardo. Ci vuole un fisico bestiale - direbbe il tifoso bolognese Luca Carboni -, ma oltre alle gambe ci vuole la testa, si è raccomandato Gasp prima di partire. La testa con la Lazio è andata in confusione dopo il gol di Zarate. Errore che non dovrà essere ripetuto a Bologna contro una squadra reduce da cinque sconfitte consecutive e dal ritiro di Coverciano, perché a Casteldebole tirava una brutta aria. Il Genoa deve saperne approfittare, forte del fatto di giocare allo stesso modo in casa e fuori. Nel girone di ritorno 22 punti: 11 a Marassi, 11 lontano dal Ferraris. Al Dall'Ara i rossoblù inseguono la settima vittoria in trasferta e la terza consecutiva dopo quelle di Cagliari e Reggio Calabria. Il Bologna tra le sue mura vanta alcuni record poco invidiabili: nove sconfitte (nessuno ha fatto peggio) e 27 gol subiti (idem). La difesa è la più perforata del torneo: 57 gol, mentre l'attacco si poggia tutto sull'ex Di Vaio, capocannoniere del campionato con Ibra (20 reti ciascuno).
Ma il Grifo dovrà prestare attenzione anche a un'altra vecchia conoscenza, Adailton che Papadopulo ha intenzione di rilanciare nel 4-5-1. Non ci sarà l'ex blucerchiato Volpi, ma l'ex rossoblù Mutarelli a comporre un centrocampo tutto muscoli con Mudingayi e Mingazzini.

«Anche noi abbiamo la nostra coppa Campioni da conquistare: la permanenza nella categoria», ha detto ieri Papadopulo. Genoa con Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Rossi (o Mesto), Juric, Motta, Criscito, Sculli, Palladino e Milito («Se il mister vuole, sono pronto»). Ora tocca a lui prendere per mano la squadra.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica